Citazione:
Originalmente inviato da stella
Questo presuppone che la maggioranza dei discorsi che si fanno ad altre persone sono a vanvera perchè manca la consepolezza di sè e dell'altro...
Ma tu qui parli di un "essere" che parla ad un altro "essere" che paradossalmente non sono consapevoli di chi e cosa veramente sono, in altre parole è come se quello che si interfaccia con l'altro, non conoscendo veramente a fondo se stesso non può nemmeno pretendere di conoscere l'altro, per cui se dice "io sono" su che cosa si basa ???
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un ospite viene a casa tua e lo ricevi con tutti gli onori del caso.
tuo marito tratta questo ospite, del tutto sconosciuto, come se fosse un suo operaio del cantiere e l'ospite gentilmente sta al gioco e fa finta di niente, arrivano poi alla fine della serata, quando il marito dice all'ospite senti butta il piatto dove l'ho buttato io e non lasciarlo qui sulla tavola.