Discussione: Pacs
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Vecchio 01-02-2007, 10.51.03   #1
Uno
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Predefinito Pacs

Ho accuratamente evitato fino adesso, come evito i discorsi politici, però questo non è un discorso politico, non solo... lo diventa se lo si usa per fare giochi di forza.... ma pur avendo io idea di altre priorità è comunque qualcosa da sistemare.
Ho sentito un pò di cose, ma gradirei che se qualcuno ha notizie certe (è vero che sembrerebbe che siano tutte voci ancora...) mi faccia capire.
Quello che ho capito io è che c'è una proposta di legge in cui tramite semplice raccomandata ogni tre mesi si possono creare e scoppiare queste famose coppie di fatto, nel momento che sono create hanno pari diritti di una coppia sposata.
Mi auguro di aver capito male.

Sono un'assertore della necessità di regolamentare (alla fine sistemando le normative che già esistono, poi se si volessero accorpare in qualcosa di più omogeneo e unitario bene) le coppie fuori dal matrimonio, che siano gay, che siano due sorelle che vivono insieme per tutta la vita, che siano semplici amici che non avendo storie di amore decidono di dividere una casa.
Il problema è che dobbiamo capire quale è la direzione che si cerca di intraprendere, vogliamo eliminare il matrimonio? Può anche essere, personalmente riconosco a questa istituzione un grande valore , ma se ne può parlare, però invece che dare nuovi diritti a qualcuno eliminiamo tutti quelli che esistono, in poco tempo verrà fuori un casino di immane portata.
Perchè dico questo? Se il matrimonio (parlo dei principi legali ora) ha determinati diritti (es eredità compresa la reversibilità pensione, la possibilità di parlare a nome del coniuge quando questo sia impossibilitato -vedi malattia- etc etc) ha determinati.... chiamiamoli doveri... principi etc.... oggi è abbastanza semplice divorziare ma si devono applicare delle norme che cercano di tutelare gli interessi di entrambi, comunque i tempi e e le difficoltà hanno un pochino di funzione deterrente nell'evitare un divorzio per capriccio.
Succedono lo stesso, io sono a conoscenza di persone che hanno iniziato le pratiche per il divorzio il giorno dopo la cerimonia, però questa (a volte eccessiva) burocratizzazione comunque innesca anche dei meccanismi di scioglimento legale.
Facciamo un esempio inverso da quello che ho capito su questa proposta di legge.... oggi decido di andare a vivere con mia sorella, con un amico, con un amore etero o gay che sia, mandiamo una raccomandata (non ho capito a chi come e perchè, o se la raccomandata è solo per lo scioglimento) o facciamo le pratiche per essere riconosciuti conviventi poi iniziamo quelle per le reversibilità delle pensioni, poi ci mettiamo in lizza per un alloggio popolare perchè i nostri redditi non sono sufficienti, poi se siamo uomo e donna facciamo pure un figlio..... fra due mesi mi alzo male la mattina, il vicino faceva rumore e la mia compagna invece che darmi ragione mi dice che sono esagerato.... mi irrito da morire... basta non voglio più stare con questa persona... dov'è che devo mandare la raccomandata??

Ci rendiamo conto? Questo è un modo per distruggere l'istituzione matrimonio, non per creare qualcos'altro di efficace.... perchè vogliamo semplificare la burocrazia proprio in questo e non in mille altri fronti più necessari, per esempio nei lavori? Inoltre la semplifichiamo per "l'utente" ma allo stato cosa costerà? Mi immagino la nonna che sta per morire e fa il pacs con il nipote prediletto di 20 anni a cui andrà la pensione finchè vive, quando non siamo in grado di pagarle decentemente anche a chi lavora una vita..... si esistono anche adesso casi di matrimoni fittizi... ma sono meno incoraggiati.

Se la legge è quello che ho capito, non si valorizza l'amore e l'affetto che può esserci tra due persone di qualsiasi sesso età e interelazione siano... si distrugge quello che già c'era....

Spero di aver capito male, aspetto smentite, eventualmente ne avrei ancora ma il post è già lungo
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