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Vecchio 06-06-2008, 09.48.11   #81
Kael
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Se non ragioniamo su questo, sul perchè l'uomo (ma anche il regno animale) nasconde (lasciamo perdere casi particolari e mode) il proprio corpo ed in particolare gli organi sessuali non potremmo mai capire tutti gli altri meccanismi.
Perchè l'uomo nasconde gli organi sessuali?
Perchè, se ci pensiamo bene, contengono un notevole paradosso: sono le nostre zone intime per eccellenza, eppure sono esterne. Intimo significa "molto dentro", e come fanno ad essere molto dentro se sono esterne?
Lo sono a livello simbolico, i genitali rappresentano l'energia che ci anima dal di dentro, e sono esterni per interfacciarsi col mondo e dare origine ad un nuovo essere con l'accoppiamento. Per questo motivo c'è la necessità di coprirli, ci si rende conto di avere all'esterno qualcosa che invece dovrebbe stare il più dentro possibile... E non parlo a livello fisico, parlo proprio di energie. L'energia vivificante racchiusa in quelle zone dovremmo saperla usare dentro/per noi stessi (salvo ovviamente le volte in cui c'è la reale intenzione di mettere al mondo un figlio), in questo caso la riproduzione diventerebbe evoluzione.
Normalmente ciò che usiamo è poca cosa, con la conseguenza che tutto ciò che rimane è terreno fertile per la pornografia e tutta una serie di altri fattori.

Ha ragione Uno quando dice che alle volte basta tenersi per mano per vivere un'emozione addirittura superiore all'orgasmo, ma per farlo occorre saperci mettere tutto se stessi. Quando la spinta è notevole, quando ciò che facciamo è veramente la cosa più importante in quel momento, tutto il resto non esiste. Non ci possono essere fantasie sessuali o pensieri simili quando stiamo usando interamente la nostra energia in altro, questi compaiono quando abbiamo degli avanzi, quando in un certo senso ci stiamo "annoiando"... La masturbazione (interessante l'etimo, manus-stuprare, da cui anche manus-turbare... ossia stuprare, corrompere con la mano), come tutta una serie di altre strade (alcool, droga, sesso, etc etc) è un scimmiottamento della vera strada che porta ad un'espansione di coscienza.

In fin dei conti credo che tutto ciò che facciamo (consapevolmente o inconsapevolmente) è una costante e incessante ricerca di Dio. Su questa spinta evolutiva di fondo si ergono tutte le azioni umane, sia le migliori virtù, che i peggiori vizi...

Il senso di insoddisfazione che si prova "dopo" è lo stesso che può provare un alcolista il giorno dopo la sbronza... si rende conto che ciò che ha provato è illusorio e passeggero, non è durato che pochi attimi, e questo genera due sentimenti contrastanti: da una parte inizia a sviluppare un senso di rifiuto per tali pratiche, riconoscendole illusorie, dall'altra invece la condizione normale è così "bassa" rispetto a quella provata che inizia a ricercarla il più possibile, diventandone dipendente. La conseguenza quindi è proprio quella di ricercarla in continuazione ma sentendosi anche sempre piu in "colpa"...

Credo poco alla storia della chiesa, qualcuno può anche farsi condizionare è vero, ma il senso di colpa se c'è è più che altro per una presa di coscienza personale. Una presa di coscienza che lascia presagire che c'è ben altro, se solo si avesse la forza di saltare fuori dal fosso nel quale ci si gira in tondo da anni e si sapesse andare oltre...
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