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Vecchio 06-06-2008, 13.46.41   #94
cassandra
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Credo che un errore che alcune famiglie fanno sul discorso sessualità è il silenzio,come se non parlando di certi argomenti non esistessero,o comunque si conosceranno più tardi possibile se non trattati..da qui i disastri degli autodidatti,lo sporco e tutto il resto.Egoisticamente,o per paura delle conseguenze i genitori,evitano l'argomento nella speranza che più si ritarda la teoria,più tardi ancora arriverà la pratica..ma purtroppo sappiamo che non è così..Quando ho scoperto il piacere (non so se ne è derivata una pulsione sessuale sinceramente,ero davvero piccola)credo di essermi giocata la sessualità sana,nel senso che ancora oggi ho moltissime difficoltà,non è qualcosa da vivere liberamente,con tutta me stessa, ma spesso per non dire sempre soggiogata alla mente,mi faccio paranoie..penso.. prima durante e dopo e neanche so perchè.Di certo ho un brutto ricordo della prima volta (e te pareva..),ricordo successivamente un rischio di gravidanza che mi portò a confidarmi con mia madre la quale piangeva disperata..ero la sua bambina,come era possibile tutto ciò?da lì l'idea che avevo bruciato le tappe,che quelle sperimentazioni col primo fidanzato erano sbagliate e da lì la condanna inconscia del sesso,del fare l'amore se non entro certe regole e parametri stabilite da altri..forse guidate dalla fiducia che se mi dicevano una cosa era per il mio bene e fare altrimenti era essere ingrata e perchè no precoce..viziosella.Vabbè ancora oggi è un disastro per me la sessualità,la vivo bene per un pò col partner poi inizio a perdere colpi,nel senso di desiderio e soddisfazione..quando provo piacere è sempre collegato alla mente,mi creo il canale per arrivare al dunque,spesso come se il compagno fosse un mezzo,non c'è quello di cui parla Uno..sarà che le scoperte prepubertà mi hanno indirizzato malamente e questo è quanto.Non ho citato,ma mi interesserebbe proseguire il discorso di Uno appunto,da questo passo "il fulcro su cui torniamo sempre è però che si vogliono ottenere dei risultati che comportano dei sacrifici senza sacrfici (sacrifici non nel senso di perdita, quanto di far diventare sacro qualcosa).
E' come dire voglio comprare una casa ma non ho i soldi e non voglio metterli via perchè mi piace spenderli man mano che li ho, sta in affitto allora, che male c'è?
Quello che io sto dicendo (e tutte le vie della mano destra) è che se vuoi una cosa devi prendere atto di quello che te lo impedisce, o che non te lo impedisce nel giusto modo."
perchè alla fine vorrei prendere atto ma ho molta difficoltà a farlo,vi chiedo una mano (non è una battuta eh) se è possibile rispondere..
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