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Vecchio 16-04-2011, 16.55.51   #30
Edera
Bannato/a
 
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Quello che personalmente non mi attrae per niente dell'arte contemporanea non è tanto l'uso della tecnologia (sono d'accordo col capo quando dice che permette a molti di sentirsi artisti quando non lo sono affatto) ma piuttosto la sensazione che abbia perso qualsiasi contatto con l'assoluto, col trascendente.. Guardando le biennali mi sembra che la maggior parte si muova in una linea 'orizzontale' non saprei come altro definirla.. Nessun slancio verso l'alto, verso l'Assoluto... Sembra un'arte secolarizzata. Non vorrei si tornasse a dipingere la Pietà, è impossibile ma mi attrae molto chi attraverso anche uso di tecnologia di un certo tipo tenta di cogliere aspetti più sottili della realtà, di se stesso, chi tenta di gettare lo sguardo oltre le proprie personali paturnie.
Esempio: la luce con le sue poetiche, indagata con una tecnologia adeguata secondo me potrebbe dire molto anche rimanendo nell'astratto.
Invece vedo spesso simboli religiosi resi pop, profanati, bistrattati.. Certo sicuramente denunciano lo stato medio in cui versiamo ma oltre a questa denuncia non c'è nient'altro solo una resa sterile, nichilista e lo spirito tace.. Comprendo che chi è un attimo sensibile guardandosi intorno non vede altro che detriti ma perchè questa vista non viene usata per bucare, per scavare, per togliersi da dosso le obsolete sovrastrutture mentali? Mi va bene anche che il risultato sia forte, basta contenga un movimento che si possa definire tale..
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