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Vecchio 17-09-2009, 11.41.08   #1
Uno
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Predefinito Il rasoio di Occam o Ockham visto in modo diverso dal solito

Principio filosofico ma applicabile a scienza e tutto, "postulato" dal Guglielmo (cioè come tale è stato italianizzato il William) di Occam (originalmente Ockham).

Ci sono varie citazioni latine che descrivono questo principio, la più conosciuta forse è "Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem" cioè non moltiplicare gli enti più del necessario.
"A parità di fattori la spiegazione più semplice tende ad essere quella esatta" questo è l'estremo riassunto del principio, che a differenza di ciò su cui abbiamo spesso discusso (cioè sulla semplicità naturale) racchiude la volontarietà del semplificare, un vero e proprio rasoio che rade il superfluo.

Questo è dal mio punto di vista il fulcro centrale su cui un proficuo dibattito su tale principio non ci porterebbe ai triti e ritriti discorsi che si fanno sempre quando si affronta questo argomento.

Applicato in cosmologia il principio del rasoio seppur nato da un frate (e filosofo) potrebbe portarci ad affermare che non serve un Dio per spiegare l'universo visibile.
Dall'altro lato io affermo che se non abbiamo la possibilità di indagare l'invisibile però a volte abbiamo prove di fatti che accadono nel visibile quindi negarli comunque significa un'azione da parte nostra per eliminare l'invisibile, Dio compreso. Questa azione la possiamo definire la spiegazione più semplice e quindi la più esatta o comunque abbiamo fatto una moltiplicazione in più del necessario?
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