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Vecchio 09-03-2009, 00.53.05   #21
Uno
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Originalmente inviato da filoumenanike Visualizza messaggio
si è tutti uguali a parte il fatto che quando si tratta di scegliere chi far avanzare o a chi dare un incarico si preferisce quasi sempre un uomo inoltre forse proprio perchè sei un uomo ti sfugge quanto la donna, per poter avere un posto importante o migliore, deve essere di gran lunga superiore all'uomo e inoltre deve dimostrare una abnegazione al lavoro extra, deve insomma faticare il doppio!
Se ti basi (basate, perchè è un discorso che sento spesso) sulle statistiche mi sembra perfettamente normale che in alcuni posti in alto ci siano più uomini, in alcuni casi le donne hanno iniziato quelle carriere solo da qualche anno, prima non ce n'erano.
A tutti i livelli ed in tutte le professioni ci sono (e ci sono state, anche in tempi in cui la donna era realmente discriminata) donne illustri, però se vediamo le loro biografie, spesso hanno rinunciato a farsi una famiglia o quanto meno a fare figli. Cioè quello che dicevo sopra, per superare un certo livello di carriera bisogna vendersi.
La cosa non è diversa però per gli uomini, la differenza è che spesso fanno figli lo stesso tanto c'è una madre, ma se analizziamo poi la vita di questi signori scopriamo che i figli sono solo assegni di mantenimento anche quando in apparenza rimangono in famiglia. Per certe carriere bisogna lavorare anche più di 10 ore al giorno, bisogna rimanere fuori a pranzo e spesso andare a cene di lavoro...
Quei genitori (uomini o donne che siano) i figli li generano fisicamente ma poi li scordano e da loro si fanno scordare.
Però a parità di sacrificio io non vedo che l'uomo sia avvantaggiato. Può essere che ci sia ancora un'idea che per certi lavori sia più adatto, di conseguenza finchè le donne non raggiungeranno un certo numero di rappresentanti in quel lavoro... etc...
Ma questo succede anche inversamente, oggi ho sentito di passaggio un ragazzo che vorrebbe fare l'annunciatore in tv, ma non glielo faranno fare mai perchè è un posto che danno alle ragazze. Idem il babysitter, ce ne sono anche di uomini, però potendo scegliere la donna è avvantaggiata etc... ce ne sono ancora di esempi volendo (segretari, operai nel tessile etc..). Potrai dirmi che quelli sono lavori meno gratificanti (per me tutti i lavori sono onorevoli) però fatto sta che ci sono ragazzi/uomini che vorrebbero farli e o non possono oppure partono indietro rispetto alle donne.
Insomma, per me oggi, sulla carta discriminazioni non ce ne sono, poi potranno anche esserci singoli casi.
Una cosa piuttosto spiacevole nel mondo del lavoro è quando i datori si interessano sui desideri di maternità di chi assumono. Da una parte posso pure capirli, c'è stato un periodo, in cui tante ragazze non facevano figli e aspettavano due mesi dopo essere assunte. Se io assumessi una persona è perchè ne ho bisogno, se dopo due mesi mi trovo ancora senza aiuto e magari impossibilitato ad assumere un'altra persona...
Il "bello" o "brutto" è che se il titolare dell'azienda è una donna il ragionamento non cambia ed è comprensibile. Ultimamente le leggi hanno migliorato qualcosa in tal senso ma forse ancora poco....
Insomma il discorso è complesso e non voglio liquidarlo con un post per quanto sia lunghissimo (scusate) ma allo stesso tempo è superficiale anche dire che l'uomo è sempre avvantaggiato nelle carriere.
Uno non è connesso