Discussione: I Vangeli
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Vecchio 29-10-2006, 19.36.13   #58
stella
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Originalmente inviato da A92
Noi viviamo nell'eterno presente, e non in un tempo lineare che scorre. Si tratta solamente di un problema neuro matematico, causa il quale noim percepiamo il tempo come una cosa che scorre, e non come una cosa ciclica che si ripete.

Però "in principio" non deve essere nemmeno un luogo, perche anche il concetto di spazio cosi come lo pensiamo noi deve essere errato. Non ricordo quale scienziato (francese??) diceva che lo "spazio" è solo una parola, che noi crediamo essere una cosa..

Mi pare quindi di capire che la frase "in principio" posse essere interpretata come "In LINEA di principio", in maniera che le scritture ci stessero comunicando come "a grandi linee" funziona la creazione e di conseguenza le leggi che soggiaciono al funzionamento dell'universo. E' quindi come dire "in generale vi era....". Non può trattarsi di un principio "temporale" proprio perche il concetto di tempo lineare fù introdotto piu tardi...

Per quanto riguarda il "Verbo", bisogna ricordare che la parola fu inventata per esprimere una vibrazione corrispondente ad un ben determinato archetipo. Cioè pronunciando la parola si metteva in essere il corrispondente archetipo. Ecco che quindi la parola (il verbo) non aveva significato. Non era una parola con significato, ma solo con corretta vibrazione o tonalità o lunghezza d'onda. Questo mi fa rialacciare mentalmente al concetto di ottave di Gurjieff..

Ora mi fermo perche non so niente e torno a studiare
A92
Molto profonde le tue osservazioni...
Le parole "in principio" indicherebbero in linea di principio la creazione e le leggi che la governano e il Verbo una "vibrazione" per mezzo della quale avviene la creazione e la luce...

Però nel prologo del Vangelo di Giovanni queste parole vengono messe in relazione con la venuta nel mondo del Cristo storico:

Giovanni 1:9 Veniva nel mondo
la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Giovanni 1:10 Egli era nel mondo,
e il mondo fu fatto per mezzo di lui,
eppure il mondo non lo riconobbe.
Giovanni 1:11 Venne fra la sua gente,
ma i suoi non l'hanno accolto.
Giovanni 1:12 A quanti però l'hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
Giovanni 1:13 i quali non da sangue,
né da volere di carne,
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
Giovanni 1:14 E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre,
pieno di grazia e di verità.


Quindi io vedrei due livelli in queste parole: Il principio creatore che viene nel mondo per riportare il mondo dalle tenebre alla luce...
Ma che non è più solo una vibrazione o una lunghezza d'onda ma un uomo in carne ed ossa che nasce e che muore...
proprio come noi.

In quanto all'eterno presente, questo da un certo punto di vista è vero, però non si può negare che la storia umana si svolge in un arco di tempo, e anche la venuta fisica di Cristo nel mondo è avvenuta in un dato periodo storico...
L'eterno presente esiste solo per il fatto che noi viviamo solo nel presente e non può essere altrimenti, però abbiamo un passato e ragionevolmente ci aspettiamo un futuro...

Almeno io la vedo così

Ciao
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