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Originalmente inviato da Ombra
Stavo pensando qualche giorno fa come si potesse fare per riunire tutti gli elementi in un'unica cosa. Ho pensato che servisse l'acqua di sicuro, qualcosa a rappresentare la terra (quindi grano, quindi farina) e fuoco (con l'aria per poterlo accendere) per cuocere il tutto. Pensando a ciò mi è venuto in mente che acqua e farina sono proprio l'ingrediente dell'ostia e che proprio il pane azzimo degli ebrei (mangiato a pasqua con le erbe amare) potesse rappresentare meglio di tutto un cibo sacro, o una sacralità che può essere portata anche nelle cose più semplici e comuni. E' singolare come cercando il sacro si finisca sempre per trovare il semplice.
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In tutte le cose manifestate su questo piano stanno insieme tutti gli elementi, poi una cosa può essere più o meno stabile e più o meno in grado di veicolare gli aspetti degli elementi. Certo che se si studia la stabilità delle cose forse si possono imparare i modi in cui gli elementi stanno assieme meglio... ad esempio nel vino il "fuoco" è contenuto nell'acqua, nel pane (lievitato) l'aria nella terra, anche se poi anche nel pane c'è acqua e fuoco e nel vino aria e terra, ma parlavo appunto di stabilità... e pane e vino sono simboli evidentemente migliori di pizza e acqua minerale.
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Originalmente inviato da Ombra
Ora mi chiedo il sacro vuole il semplice o è il semplice che segue il sacro?
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Una delle possibili etimologie di "sacro" è connessa proprio all'unire, al far stare insieme, come anche, se pure con un significato diverso, l'etimologia di simbolo.
Far stare assieme, in particolare il divino al non divino, è la funzione del sacro. Ciò che è sacro è ciò che veicola il divino, e che quindi lo rappresenta (simbolo sacro) nelle cose, nella manifestazione, nella materia.
Un simbolo sacro è tanto più efficace in questo veicolamento quanto più rappresenta in modo adeguato la cosa divina che vuole veicolare (ad esempio una chiesa, e quindi la sua pianta, l'ordine delle cose celesti), ossia il modo in cui porta in terra ciò che sta in cielo.
Qui credo la connessione con la semplicità (semplice opposto a complesso, non a facile, è bene ripetere)... se ciò che è divino è semplice allora deve esserlo anche ciò che è sacro.
Comunque sia semplice che sacro che simbolo sono parole che indicano unità, legare assieme, unificare, connettere. Vanno verso l'unione partendo dalla divisione.