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Vecchio 14-06-2010, 22.22.34   #10
webetina
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Ho letto che nella classificazione dei sogni Jung aveva ammesso anche il sogno riduttivo che non è distruttivo di per se, ma riporta il sognatore all'immagine meno gonfiata egoicamente di se, che magari è sepolta da tempo.
Sono passata da una situazione in spiaggia dorata, dove dirigo senza sosta la ricostruzione del villaggio dando fondo a tutta la mia energia e capacità, ad un sogno dove mi confronto con una bambina ricoperta di tessuti umani, ma che dentro altro non è che un robot, un essere che fa tenerezza, ma anche pena.
Questo è ciò che mi sono sempre sentita.
Per un attimo avevo preso quota, mi ero sentita potente e imbattibile, senza pià la zavorra della valigia ribelle, con guide serie, e possibili panorami in alta collina se solo riuscivo a fidarmi, ma...una persona a me vicina, nel sogno, pensa bene di mettermi davanti il mostriciattolo che fa finta che tutto sia ok, tanto è amata comunque.
I sogni da riduttivi possono anche diventare prospettici, altri rispetto a Jung oggi dicono, dipende da che cosa ne vogliamo fare delle indicazioni del nostro inconscio una volta svegli e consapevoli del film appena visto su ciò che abita nascosto dentro di noi. Sono incavolata, non mi dò pace di questo sogno, avrò modo di studiarlo meglio, ma di sicuro troverò un'altra una buona sistemazione per l'umanoide, magari insieme ad altri suoi simili, con le quali non si troverà a disagio, magari non sappiamo che i pensieri così come arrivano dentro di noi, possono anche uscire o venir buttati fuori. Oppure la posso relegare per sempre nei ricordi. Mi ha voluto forse ricordare che troppo ordine, troppa schematicità portano alla disumanizzazione dell'essere come ho ottenuto in passato, anche se le intenzioni potevano e possono di nuovo sembrare buone.

Ultima modifica di webetina : 14-06-2010 alle ore 22.34.09.
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