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Vecchio 23-05-2010, 17.02.02   #8
stella
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Si in effetti la prima chiave di lettura e' un rapporto tra noi e l'oggetto e all'attaccamento rispetto all'oggetto che ci rende schiavi .
Ma perche' ci si attacca a qualcosa e cosa significa attaccarsi a qualcosa ?
Tornando al 3d sull'innamoramento per fare un esempio s'era detto che l'innamoramento e' una proiezione del meglio di noi nell'altro .
Altro esempio di una proiezione e' il detto '' il ladro pensa che tutti rubano .
La proiezione e' un primo passo per capire l'attaccamento .
Proietto su un oggetto che rivendico tutte le mie migliori aspirazioni .
Quindi l'oggetto non e' tale ma e' una parte di noi e abbandonare l'oggetto significa sacrificare una parte di noi .
Il sacrificio e' il dare del titolo del 3d .

A me sembra che possedere voglia dire avere il dominio su una certa cosa.
Se io domino una cosa quella cosa è mia ed ho completo potere su di essa, quindi la posso dare.
Il primo dominio che dovremmo avere è su noi stessi, dare noi stessi in questo senso lo intendo con l'interezza di noi, non con parti di noi, perchè in questo caso si innescano le proiezioni che in un certo senso penso siano una perdita del dominio su di noi...

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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Ma perche' ci si attacca a qualcosa e cosa significa attaccarsi a qualcosa ?
Attaccarsi a qualcosa è un processo mentale, è come dici tu un proiettare una parte di noi su un oggetto, ma attaccarsi secondo me non è uguale a possedere...
Nell'innamoramento ci si attacca all'altro ma non lo si possiede, essendo l'altro appunto altro da noi, quello a cui ci attacchiamo è la nostra proiezione nell'altro.
Il possedere indica sempre un potere su un dato oggetto, non una proiezione, almeno secondo me.
Inoltre molto figuratamente il possedere un oggetto equivale in un certo senso a mangiarselo....
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Quale è quella forza che fa ritirare la proiezione dell'io nell'oggetto?
Potrebbe essere il rendersi conto che è altro da me, che intacca la mia unità e quindi , sempre figuratamente, rigettarlo, come quando si è fatta indigestione, e anche perchè risucchia troppa energia come ha detto Falketta.... facendo ritornare l'oggetto o l'altro per quello che è, non per quello che io ci proiettavo di me e che tornava a me come un me stesso diviso, cioè incompleto senza l'oggetto della mia proiezione.
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Il sacrificio e' il dare del titolo del 3d .
Il sacrificio in questo senso è proprio dare una parte di noi, perchè possiamo dire che il nostro possesso si riferisce solo a noi e alle parti di noi che proiettiamo, ma in realtà non è un vero sacrificio se pensiamo che prima di questa proiezione eravamo integri, in questo senso direi che il sacrificio equivale a tornare a essere noi stessi, anche se lo viviamo come un distacco doloroso...
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