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Vecchio 24-05-2010, 18.35.19   #13
RedWitch
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
...........Tutto cio' in cui ci identifichiamo e' solo ed esclusivamente una parte di noi proiettata in una cosa , in una persona .
E' un noi fuori da noi .
Il ritiro della proiezione e' il richiamo da parte di un io a quell' io che sta fuori .
L'oggetto e' solo un pretesto , non esiste realmente per noi senza la proiezione ............................
E' interessante quel che sta venendo fuori da questo thread, e anche fuori dai miei schemi mentali.. vorrei provare a capire meglio

Vorrei prendere come esempio ciò che proiettiamo in una persona, è dunque una parte di noi che proiettiamo sull'altro e (se non ho capito male) è da questo che scaturisce l'attaccamento? Lo stesso vale per gli oggetti, che so, le belle macchine o quantaltro.

Una volta che ci si accorge che per esempio un rapporto con l'altro non è sano, anche se non si riconosce subito cosa stiamo proiettando, la cosa migliore da fare sarebbe quella di ritirare la proiezione, tradotto per le persone, rompere il legame? smettere di avere rapporti?

Ultimamente mi sta capitando una cosa curiosa con una persona, con cui per parecchio tempo ho mantenuto i contatti, ben sapendo che il rapporto non è sano... in questo ultimo periodo è come se avessi perso completamente l'interesse, non ho più quella tensione, di voler a tutti i costi mantenere il rapporto cercando di compiacerla .. forse è cambiato qualcosa proprio in quello che proietto in lei.. mi piacerebbe provare a capire meglio.

Tornando sul generale, la rinuncia volontaria all'oggetto in cui (ci) proiettiamo dovrebbe fare in modo che poi arriviamo a possederlo davvero, ovvero ci riappropriamo di una parte di noi che prima non vedevamo/riconoscevamo come nostra giusto? ma basta la rinuncia?

Citazione:
Originalmente inviato da Nikelise
Quindi cio' che si da' o si offre o si sacrifica e' sempre una parte della nostra persona in funzione del suo recupero , col fine di farla rientrare in noi .
L'oggetto , ritirata la proiezione , e' finalmente realmente estraneo a noi . Adesso l'Io puo' decidere realmente di quell'oggetto .
Non so se ho reso l'idea ma a me sembra un passaggio determinante che sfugge e che porta lontano nel senso che ci fa fare un salto di qualita' .
Questo passaggio è chiaro, possiamo possedere l'oggetto solo quando non proiettiamo più niente in esso... quando non esercita più potere su di noi.

Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
E' il centro magnetico che ritira, per effetto del fatto che noi, rinunciando all'oggetto, annulliamo o riduciamo drasticamente il potere attrattivo di questo e quindi il nostro contro magnetico, che attraeva comunque, gli rimbalza addosso la proiezione. E la tensione di prima si azzera (quasi).
Quindi rinunciare all'oggetto è il modo per fargli perdere potere?
Non riesco bene a capire la parte che ho messo in grassetto, il nostro centro magnetico, rimbalza addosso la proiezione all'oggetto? e l'effetto è la perdita di attrazione verso l'oggetto?
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