Platone infatti dice che chi ha il
bene in sč non cadrą nel male.
Quindi si tratta di radicare nella propria coscienza l'esperienza del bene e del male inteso come luce ed ombra del proprio essere. In questo modo si forma l'individuo che diviene integro e non frammentato dal numerosi tasselli di luci ed ombre.
OT
Il mito di Er ricorda la visione di Dante nella Somma Opera, La Divina Commedia.