Visualizza messaggio singolo
Vecchio 08-10-2007, 14.39.21   #1
griselda
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di griselda
 
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
Predefinito Santa Maria Della Croce [Itinerari Spirituali]

Santa Maria Della Croce. (Cr)

A quei tempi Crema e il suo circondario dipendevano dalla Repubblica Veneta. Mentre la Città dipendeva dal Vescovo di Piacenza, mentre la parte di Circondario comprendente l’attuale S. Maria della Croce dipendeva dal Vescovo di Cremona.


La storia vede protagonisti: Caterina degli Uberti e Bartolomeo Perdebelli soprannominato Contagio.
Bartolomeo si ritrova a dover lasciare la valle Imagna, la sua residenza a Ca de Contagli presso Cornabusa (Bg) dove era vissuto sino a quel momento essendo stato messo al bando per omicidio. ( di cui però non si conosce nulla)
Rifugiatosi a Crema iniziò il commercio di stoffe.
Fu proprio in Crema che conobbe e sposò Caterina il 13 febbraio del 1489.
Caterina era una giovane donna di buona famiglia, gentile nei modi e di nobili sentimenti, devota alla Vergine Maria. Orfana di padre viveva in famiglia con il fratello Giandomenico e tre nipoti.
Cristoforo il fratello maggiore combinò il loro matrimonio, come usanza di allora, con dote di 700 lire imperiali.
Dopo un anno dal matrimonio Bartolomeo iniziò ad odiare la consorte anche se non sono note le motivazioni, che in seguito lo portarono a compiere l'atrocità di cui si racconta..
Bartolomeo con la scusa degli affari era sempre fuori, quel giorno al ritorno da uno dei suoi viaggi disse alla moglie che sarebbero andati a trovare sua madre malata e a conoscere i parenti. Visto che il bando era stato tolto poteva rientrare a Bergamo. Caterina si vestì di tutto punto indossò i gioielli che possedeva e immagino prese con se regali da portare alla famiglia che si apprestava a conoscere. Durante il viaggio però i veri propositi di Bartolomeo si mostrarono in tutta la loro crudeltà.
Appena fuori dalle mura di Crema ( era il 3 aprile del 1490) il maritò deviò per un sentiero, nel bosco del Novelletto, dove dopo aver obbligato la moglie a scendere da cavallo iniziò a percuoterla e a colpirla con la spada. Caterina per difendersi dai colpi mise a protezione davanti a se la mano destra che fu tranciata di netto dalla violenza del marito che infierì su di lei con quattordici colpi di spada poi prese il pugnale tentando di finirla. Per poi si dileguarsi con i gioielli e tutti i loro averi.
Da quel giorno di lui non si seppe più nulla.
In fin di vita Caterina invocò la Vergine Maria, per ricevere la grazia di non morire senza aver ricevuto i Sacramenti. Le apparve accanto una giovane donna che la esortò a non dubitare e ad alzarsi. Caterina riuscì ad alzarsi e le ferite smisero di sanguinare, dopo di che domandò alla donna chi fosse e lei rispose dicendo : “ Io sono Colei che tu hai invocato, seguimi,”
La donna la accompagnò ad un casolare dove vi erano le residenze dei Samanni e dei Mongia che le prestarono le cure necessarie e poi sparì ( nel luogo dove sorgevano le case di queste due famiglie fu costruita un'edicola a ricordo.)
Il giorno dopo era la Domenica delle Palme e venne trasportata a casa di un parente dove venne assistita dal medico Cristoforo Mario Barberio. Riuscì a raccontare i fatti come si svolsero al Magistrato di allora (Giudice del Maleficio) Martino de Mastellari, poi finalmente ricevette i Sacramenti dal sacerdote Filippo di San Benedetto spirando serenamente dopo aver perdonato il marito.
Venne sepolta in quel di San Benedetto in Crema.
Da quel giorno il luogo dell'apparizione fu meta di pellegrinaggio e sul terreno fu piantata un croce.
Un mese dopo il 3 maggio un ragazzino di undici anni paralizzato convinse la madre ad accompagnarlo sul luogo dell'apparizione dove riacquistò l'uso delle gambe da quel giorno si sono susseguiti nel tempo molte guarigioni miracolose. Da lì la decisione di far costruire una grande Chiesa. Inizialmente furono poste quattro colonne ed una cappellina provvisoria affinchè si potessero preservare le offerte votive del popolo.
Vi posta anche una Icona in legno da un certo G. Cotta che a quanto pare fu oggetto di fenomeni misteriosi e che viene ora assicurata nello scurolo* del Santuario.
Si racconta che nel giugno del 1490 vi fu una visione collettiva di un cerchio iridato nel cielo che si muoveva verso la gente e poi risaliva su nel cielo per ben tre volte.






* Il termine "Scurolo" è di origine dialettale ed appartiene all'area culturale lombarda del XVI secolo.
L'etimologia più immediata identifica con Scurolo un luogo buio e quindi fa riferimento alla cripta sotterranea.


Continua.....



Icone allegate
Clicca sull'immagine per ingrandirla

Nome:  Santa Maria della Croce.jpg
Visite: 1008
Dimensione:  48.8 KB  
__________________
------------------------

ORDINE RITMO ARMONIA
griselda non è connesso