Sono certo che d'un lato auto - rinnovarsi significhi anche accettare ciò che esula dalla visione individuale; fare tabula rasa delle certezze egoiche.
Concordo con Te Red la paura molte volte è il limite oltre il quale non si vuole andare; non si oltrepassa il confine poichè dopo lo stesso non si sa cosa può esservi.
Il fatto che si dice ovvero " mettersi in gioco" , non è cosa da poco suppongo. Lo vedo anche per me.
Anche nel mio caso mettersi in prima fila con se stessi e per se stessi al fine di attivare quella osservazione che per molto tempo è mancata; Essere " aperti " in maniera tale da destrutturare ciò che ha evidenziato la vita fin qui ma al contempo evitare, come ha detto Uno, di chiudersi ulteriormente ( in una fittizia operazione in altre parole senza il confronto ) senza sapere, in questo caso, che si sta percorrendo una via la quale a lungo andare non porterà da nessuna parte, molte volte illudendosi di aver cambiato qualcosa, è un ulteriore passo che non va dissatteso.
Dall'altro lato, invece far nascere la consapevolezza che si è " umani " e questa mi pare che sia la parte più difficcile, poichè la si puo dare a bere all'esterno, a coloro che ci sono attorno ( neanche poi tanto ma questo dipende dalle persone con la quali "
si ha a che fare "
) ma è con noi stessi che il giudizio assume forma anche al di la della concretizzazione di sensi di colpa.
Sappiamo che nella maggior parte dei casi si adotta un comportamento secondo il quale è più semplice non azionare nessun meccanismo di cambiamento nonchè più semplice vivere come si è sempre vissuto.
Adottare una " purezza " di intenti, invece, incastonati nonchè purificati nei comportamenti per rendere l'analisi di se stessi non più intaccabile da ciò che deriva dal " come si deve sembrare agli occhi dell'esterno " non credo che possa essere insegnata o acquisita da intellettualismi o da qualsivoglia circostanza esterna.
Auto rinnovarsi non è cosa da poco e come dice Uno bisogna saper bilanciare il " dentro " e il " fuori ". Quale dovrebbe essere allora l'unità di misura da adottare? Quando, in questo caso, si ha la certezza di aver raggiunto l'equilibrio?