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Vecchio 20-10-2006, 10.17.18   #2
Uno
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Meno male che non sono una nave che vuole entrare nel tuo porto e tu non sei Archimede
A parte gli scherzi si potevano fare delle riflessioni poco scientifiche (per lo meno con i canoni attuali) sulla cosa e forse più semplici, qui possiamo solo parlare della rifrazione della luce e di cosa sia un immagine riflessa... il discorso si potrebbe allargare a specchi e a considerazioni curiose, per esempio il fatto che il massimo della rifrazione (attualmente) sia nei metalli con applicata una superficie trasparente sopra, vetro o simile, quindi mentre una superficie colorata ci torna direttamente tutta la gamma di colore che non trattiene, uno specchio lascia passare sulla superficie trasparente tutto (o quasi), in entrambe le direzioni, e svolge l'effetto "rimbalzante" sulla superficie che si trova in secondo piano in metallo (argento in qualche forma/tecnica).
Se lo specchio invece che una lastra fosse un solido con tutte le facce riflettenti potremmo dire che è il nucleo ad effettuare la proiezione dell'immagine che arriva.
Valutate queste proprietà si potrebbe (sempre in maniera razionale, data la sezione) "studiare" il perchè delle osservazioni di Grey.... può essere interessante seguire i percorsi dell'immagine e come questa si inverte in taluni casi o in altri si deforma...
Aprirebbe anche altri orizzonti una riflessione sul fatto che anche se a noi non percepibile (anche se si strumentalmente a volte, per esempio nelle osservazioni astronomiche) basterebbe semplicemente che vi sia qualcosa di trasparente tra noi ed un qualsiasi oggetto osservato (e praticamente dato che il vuoto non esiste c'è), che possano esserci degli effetti come quelli descritti da Grey in talune occasioni.... (bisognerebbe allargare il discorso prendendo in considerazioni le dimensioni e come da una terza per esempio può essere concava una quarta e convessa al contrario.... e successive altre "deformazioni" su dimensioni ancor più "lontane" ) in altri termini e sezioni direi che ordinariamente noi vediamo le cose al contrario di come le vede Dio, ma sostituendo la parola Dio con altro il concetto rimane.

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