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Vecchio 14-03-2008, 11.50.55   #6
RedWitch
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Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio
Penso che c'è del vero, ma non del tutto.

Ad esempio io non credo che il violento si circonda sempre di persone tranquille, forse come vittima, ma si circonda anche di personalità simili e complici che ne rafforzano le sue.

Se vediamo la cosa da questo punto di vista, io ho due nutrimenti.

1) Persone complementari a me dove posso prendere energia

2) persone simili, dove io mi posso ricaricare e potenziare il mio punto di vista.
Sì è vero che cerchiamo anche persone a noi simili per interessi ad esempio, ma anche formando un gruppo (prendiamo i cattolici, ed i precetti che tutti seguono sono gli stessi), ma all'interno dello stesso gruppo, ci sono persone con drammi per cui si svilupperà lo stesso quel tipo di dinamica.. se poi parliamo di branco, è la stessa cosa, c'è un capo gruppo e gli altri a seguito, ma non è detto che all'interno dello stesso branco non si formino quei circoli. Anche all'interno di una famiglia, che anzi è dove si forma questo tipo di dipendenza (perchè poi alla fine è una dipendenza dagli altri) ognuno ha il suo ruolo, la mamma , il papà , il figlio, ma tutti siamo sottoposti e poi sottoponiamo gli altri ai nostri bisogni...
Tu hai parlato di nutrimento, a me ha molto colpito il discorso del potere.. detenere un potere sull'altro con certi comportamenti, che ad un certo punto sai che lo faranno capitolare.. è una forma di manipolazione dell'altro, a volte inconscia, altre volte meno..

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Originalmente inviato da Shanti Visualizza messaggio
Penso che capiti spesso soprattutto dormendo, sia di cercare di ottenere sia di essere vittima. A me sembra più probabile, come anche hai scritto tu, che passiamo da un dramma all'altro a seconda della situazione e della persona che abbiamo di fronte (tanti io) ma penso che ci sia un comportamento di base, o dramma di controllo come lo chiama Redfield, che ci spinge ad agire in un determinato modo per assorbire energia dagli altri.
...............

Se non ricordo male Redfield spiegava anche come rapportarsi a queste persone, come reagire agli "attacchi", più che altro facendo notare il comportamento alla persona e portandolo alla sua consapevolezza quando è possibile. Nel caso del riservato per esempio domandargli chiaramente il motivo di tanto mistero: stai forse cercando di attirare la mia attenzione? A questo punto può esserci il "rischio" che interrompa la comunicazione oppure può negare.
Sì anche secondo me ce n'è uno predominante, un modo per uscirne potrebbe essere quello di rompere la dipendenza (se pero' ti accorgi che c'è..)
A me è rimasta molto impressa una esperienza con una persona, che parlava solo di sè stessa, e io le andavo dietro la ascoltavo , parlavamo durante le nostre conversazioni solo di lei e dei suoi guai . Ad un certo punto, ho cominciato a parlarle di me, come faceva lei, a sommergerla con la stessa cosa che faceva con me (ed io glielo permettevo sia chiaro, in quel modo potevo tenere la sua attenzione e "amicizia") . Bene alla fine ognuno parlava delle sue cose senza ascoltare l'altro. Ma questa è amicizia o è sfruttarsi per tenere l'attenzione dell'altro (reciprocamente) ?
Con persone così, se poi tagli loro il modo di parlare solo ed esclusivamente di sè stesse si allontanano, perchè non sanno di cosa parlare, e si annoiano ad ascoltare l'altro.
Ma d'altra parte per me è stata dura tagliare perchè quello era il mio dramma del momento.. e potrei dire quello più evidente in me, mettermi a disposizione degli altri sempre e comunque per ottenere la loro amicizia e vicinanza (la sindrome della crocerossina)..e non mostrare mai le mie debolezze.. poi la cosa è variata nel tempo e ne ho visto bene anche un altro di dramma.. penso che pero' sia sempre uno alla volta il dramma predominante, con altri collaterali meno visibili.

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Originalmente inviato da Grey Owl Visualizza messaggio

......................
inizio OT: la visione cinematografica degli zombie non è tanto lontana dal consueto modo di cercare "energie" attraverso questi "drammi". Automi che si muovono alla ricerca del pasto in un continuo scontro con altri automi.
fine OT
Già.. nemmeno tanto lontana dal consueto modo di vivere direi..

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Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio

Curioso passando per la home ho i miei occhi hanno incrociato questo aforisma:
"Considero il mondo per quello che é: un palcoscenico dove ciascuno deve recitare la sua parte."
William Shakespeare


Sì.. solo che finchè non siamo un po' consapevoli della parte che recitiamo, siamo proprio come i burattini che si muovono legati dai fili e comandati da un altro ...
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