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Vecchio 21-03-2008, 15.42.00   #21
griselda
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Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
Sono molto d'accordo con l'ultima parte che hai scritto Gris, ognuno è spinto dall'idea che ha di sè stesso. Se cresco con l'idea di essere insicura e di dovermi sempre appoggiare agli altri, io credo di essere così e di non poterci fare niente , e in automatico, ogni volta che troverò una persona disposta a prendermi per mano mi ci attaccherò convinta poi che senza di essa non potrò fare nulla. Dall'altra parte abbiamo la persona che crede di non poter vivere senza occuparsi degli altri. Ora, per nutrire quella parte di me insicura che vuole a tutti i costi appoggiarsi agli altri, ne lascio a secco delle altre (per esempio quella che vorrebbe rendersi autonoma), e siccome sono divisa (i famosi piccoli io), entro in conflitto, continuo ad alimentare una parte e ne reprimo un'altra (altre). Questa parte poi a forza di essere schiacciata, in qualche modo si fa sentire.
E magari sbotto ( o mi vengono dei problemi nervosi) perchè da quella persona a cui mi sono attaccata mi sento oppressa.
Per mia esperienza è un prezzo che si deve pagare sempre, quando continuo ad accontentare quella parte che mi fa girare come un disco incantato...
Pero' poi sono daccapo, se non mi so comportare diversamente, farò la stessa cosa con altre persone o sempre con la stessa. Questo visto solo dalla "mia" parte, ma non dobbiamo dimenticare che anche dall'altra ci sono persone con le loro problematiche e che quindi le cose si complicano..
Si sono d'accordo su tutto parlano per me le mie esperienze.
Il dramma si evidenzia bene nel rapporto di coppia ad esempio, il fatto che uno dei due sia vittima e l'altro carnefice che non è fatto di proposito ma da ciò che abbiamo ereditato. Ciò non toglie che a lungo andare logora senza che ci si renda conto che la colpa non risiede ne nell'uno ne nell'altro ma in quel infido meccanismo che ci muove. Uno tira e l'altro si fa tirare e alla fine si è logori chi di aver tirato e chi di essersi fatto tirare. Il punto è che dopo anni e anni la difficoltà sta nel staccarsi non tanto dal rapporto in se stesso che nulla cambierebbe perchè troveremmo ne più e ne meno ancora le stesse cose ma impedire, mettere un freno a questo meccanismo infido che più passano gli anni e più ti toglie energia e capacità di imparare ad essere diverso.
Si vederlo è importante una buona base ma da li c'è una montagna da scalare. Ad iniziare da ciò che si è impresso dentro di noi facendoci credere di essere ciò che crediamo di essere invece di comprendere che possiamo anche essere l'opposto lo stesso opposto che vediamo quando ci saltano i nervi ed usciamo per un momento dalla parte di vittima o carnefice.( ho usato queste due parole per semplicità)
Grazie dolce Red
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Ultima modifica di griselda : 21-03-2008 alle ore 15.45.52.
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