Citazione:
Originalmente inviato da dafne
più diretto di così...ma quello che diamo è energia? Veicolata in diversi modi chiaramente, ma non è un controsenso? Voglio dire, se ci prostituiamo per avere perchè lo facciamo dando?
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Non avevo mai visto la cosa come una "vendita diretta
", ma effettivamente quando si cerca di compiacere l'altro per avere indietro attenzioni, alla fine ci si sente stanchi, ed è solo la parte che richiede l'attenzione che è appagata (e temporaneamente perchè ben presto chiederà la nuova "dose") e se come dice Ray è qualcosa a cui non
vogliamo (o possiamo) rinunciare si è disposti a dare anche parecchio per avere..
Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Se viceversa quel cliente mi sta sulle @@, non posso vederlo, ma devo arrivare alla fine del mese e allora stringo i denti gli faccio un sorriso e mille salamelecchi:
mi sto prostituendo
anche se ovviamente alla parola possiamo dare infiniti gradi di rilevanza ed un semplice sorriso è allo stadio ultra-minimo.
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Si potrebbe allora dire che ogni volta che diamo qualcosa di noi per avere un ritorno in qualche modo ci stiamo prostituendo? è l'aspettativa del ritorno che mette in moto la cosa (sorriso nel tuo esempio, ma penso che si possa arrivare a livelli ben più gravi..) ?
E' vero che il vivere comune innesca falsi sorrisi e cortesia verso chi non ci è simpatico, ma fino a che punto ci si puo' spingere? Se senza quel cliente non morirei di fame, cosa mi spinge a "tenermelo buono"?