Approfitto di questa discussione (inutile aprirne un'altra) per postare una mia riflessione:
violenza fisica e violenza psicologica…
Dove finisce l’una e parte l’altra?
Facevo caso a questo particolare analizzando una disavventura di tipo psicologico (e fisico-sottile) occorsami ieri sera in rete…ma questa è altra storia.
Riflettendo sulla violenza fisica mi è venuto in mente che prima o poi questa passa, per quanto gravi possano essere i danni, ma la violenza psicologica che parte contemporaneamente a quella fisica, si trasforma in un virus infimo e invisibile…mentre la violenza fisica si ferma alla superficie esplodendo per poi scemare pian piano, il virus psicologico implode silenzioso scavando sempre più a fondo e annidandosi crea ulcere invisibili e troppo spesso irriconoscibili. Quello comunemente denominato trauma, per capirci.
Poi c’è la violenza psicologica e basta, attuata più o meno consapevolmente e con la quale conviviamo tutti, chi più chi meno: sul lavoro (diffusissima), nell’ambiente casalingo, in macchina…ogni momento è buono per fare/subire violenza psicologica.
Che disdetta!!!!
