Discussione: Categorie di Religioni
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Vecchio 23-04-2008, 00.31.06   #16
Sole
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio

Partiamo dal discorso uno-molti nelle varie forme.
Dovremmo considerare che perfino l'ebraismo nelle origini era se non politeistico quanto meno enoistico, ne troviamo tracce quando parla degli dei degli stranieri per esempio (una ricerca al volo, ma c'è altro) "E Giacobbe disse alla sua famiglia, ed a tutti coloro ch’erano con lui: Togliete via gl’iddii stranieri che son fra voi, e purificatevi, e cambiatevi i vestimenti".
Però per inquadrare bene il discorso dobbiamo per forza capire di che Dio si parla nelle religioni monoteiste e di quali Dei si parla in quelle politeiste.
Questo mi da l'impressione che si volesse far vedere attraverso il macro ciò che accade nel micro, nell'uomo.
Anche le religioni più politeiste che esistono hanno un capo degli Dei ed uno occulto ed altissimo. Alcune sembrano improntare la ricerca dell'uomo direttamente al massimo livello, altre passando per le varie caratteristiche della divinità, a volte umanizzandolo anche.
Gli Dei greci e romani sono un esempio, hanno caratteristiche umane addirittura iracondi o passionali, ma hanno un unico Padre che li accoglie tutti.
Le religioni sembrano quasi diversi esperimenti di utilizzare il concetto di divino come ponte per l'uomo verso il Vero Divino.
Il Buddismo in questo è spaziante perchè non utilizza nessuna divinità. Non esiste il concetto di Dio che conosciamo, però esiste la via per raggiungerlo, questo spiega perchè molti capitolano lì.

Anche secondo me nel monoteismo si parla di un Dio Padre, e nelle politeiste delle sue caratteristiche e manifestazioni ma fermo restando che sono la stessa cosa solo scissa su diverse linee di discesa. Ma sempre di un Dio stiamo parlando.
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