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Vecchio 11-02-2009, 17.46.15   #7
dafne
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capo scusa ma non mi è chiarissimo quello che hai scritto, più che altro non capisco bene a cosa leghi quel "quindi?".
Se ho capito qualcosa ti soffermi nello specifico sul caso di chi pur sapendo che vendicarsi gli costerà caro, magari anche sapendo quanto (però mi stupisce questa parte perchè se io so che una cosa la pagherò carissima difficilmente perseguirò nel farla..magari non per intelligenza ma per istinto di conservazione...mah)

Ora, ci stai chiedendo perchè quando uno sà quanto pagherà la vendetta continua e insiste lo stesso per quella strada?

Provo a pensare che sia per il profondo insano godimento nel sapere che farà soffrire almeno quanto ha sofferto lui..ma non sono sicura.

Io cerco sempre di ricordarmi del motto "non fare ad altri quello che non vorresti fosse fatto a te", ora spesso è difficile ricordarlo, soprattutto nelle situazioni in cui non ci si è mai trovati (es non sapevo quanto fosse fastidioso sentirsi dire grasso, ciccioso ecc, anche se scherzosamente, finchè non mi sono trovata a vivere quella condizione. Adesso evito certe frasi anche se dette per scherzare) ma penso che se fossi stata umiliata, ad esempio, cercherei di non fare egualmente.

Se poi mi fermo un attimo senza falso pudore ti posso dire che si, c'è una parte di me che vorrebbe restituire la cosa a chi mi ha offeso (e ci godrebbe pure infinitamente ) ma la parte che mi ricorda che diventerei come lui, che mi metterei sullo stesso piano è più forte e mi aiuta a passare oltre.

non so se sono uscita fuori tema, la seconda bara forse è questo, che restituendo un torto ci comportiamo male allo stesso modo anzi peggio, perchè sappiamo per certo l'effetto che facciamo e quindi "uccidiamo" la parte dei buoni valori che alberga in noi.....
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