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Vecchio 20-05-2007, 11.51.15   #48
Ray
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Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
Quindi tu dici che l'interesse è fuori di noi? Dentro alle cose che ci attirano? E che poi dobbiamo farlo "nostro"?
Chiedo perchè per me è l'esatto opposto.. una cosa mi attira, ("provo interesse verso"... ), che nasce da me, poi certo l'interesse va alimentato.. magari sforzandosi di continuare a fare una cosa anche quando l'innamoramento iniziale è scemato..
Mi spiegheresti meglio che intendi?
Beh, ho detto "mi pare" perchè è un'impressione, non è che sono sicuro. Quindi mi va di parlarne.

Si dice che una cosa ci interessa (interessa a noi) o che noi siamo interessati a una cosa. Interesse è "essere dentro", letteralmente. A noi può sembrare di "entrare" in una cosa quando ci si dedichiamo, oppure ed è il mio caso, che la cosa entri in noi, che siamo noi che la lasciamo entrare, dedicandovici. Forse è entrambi.

In ogni caso, che sia uno o l'altra, non ci sarebbe interesse se non ci fosse la cosa. E' il venire a conoscenza che quella cosa c'è, il ricevere uno stimolo, che crea interesse. Ancor più, è il percepire quella cosa come esterna a noi, altro da noi, che stimola l'interesse.
Io posso anche essere interessato a studiare me stesso, ma anche qui è "esterno" nel senso che c'è la dicotomia io che studio - me stesso questo sconosciuto.

Questo vale anche se l'interesse sta nel fare, chessò suonare uno strumento. Fare è esterno anche se sono collegato. Oppure l'interesse per un'altra persona. Essa è altro da me.

Certo poi potrebbe sopraggiungere un'unione, posso "fare mia" quella cosa o persona, nel senso che diventa parte del mio essere non che la posseggo... ma allora credo si tratti di amore più che di interesse.
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