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Vecchio 30-12-2010, 14.19.24   #36
Sole
Conosce ogni vicolo
 
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Se è un'epoca in cui si da valore alla spiritualità, alla cultura, all'intelligenza etc... allora chi riceve cerca di rendere più pubblico possibile ciò che riceve ed è un fiorire di bellezza. Se invece è un'epoca buia chi riceve esteriormente deve mantenere una facciata adatta all'epoca, per capirci un uomo delle caverne geniale se non usasse anche la clava e si limitasse a dipingere ovunque morirebbe in 2 giorni.
Perchè? Nel senso che potrebbe impazzire? Nel senso che non troverebbe più motivo di vivere nella sua comunità e quindi ricercare il proprio sostentamento? Cioè stiamo parlando di mantenere un equilibrio? Scusa tutti i punti interrogativi ma non capisco se intendi proprio morte fisica o morte sociale o altro ancora, anche se qui sotto espandi.
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Per andar oltre non esiste l'epoca buia o luminosa in assoluto, ma comunque esistono epoche più o meno buie.
Anche in un'epoca abbastanza luminosa non è detto che certe idee possano circolare liberamente, potrebbero essere troppo innovative (non nel senso che cambiano le cose, quella è una maniera errata di vedere e cercare l'innovazione) ed è per questo che chi cerca di "pubblicare" le idee oltre al giusto o fa più o meno una brutta fine (non che per forza muoia) o comunque la "pubblicazione" avviene dopo la sua morte.
Ma allora il senso di arrivare a cogliere l'idea qual'è se non trasmetterla all'umanità tutta per farla progredire?
Pensandoci il senso è profondo. Fanno una brutta fine quelli che vogliono costringere l'umanità al progresso senza che essa lo voglia o sia pronta. In questo caso sarebbe una violenza, un andare contro l'evoluzione nei fatti, contro la libertà dell'uomo.
Ma allo stesso tempo si tratta di un barlume che aiuta ad accogliere, ad accettare nel senso di fare a fette, il cambiamento ad un'umanità ancora piccola. O ancora anche per quel principio per cui c'è tanto per pochi e poco per tanti. E le due cose forse collimano.
In questo modo l'idea inizia a muoversi tra alcune menti che preparano la strada ad un futuro che potrebbe arrivare. Iniando a far muovere una nuova forma pensiero nell'etere.
Quote:


L'uomo è il puntatore, dove volge la sua attenzione vede e vede lontano quanto la sua attenzione è potente. Ci sono due fasi (che si alternano in continuo) "nell'acchiappare" l'idea.
Devi puntarla ed osservarla nello specifico, ma se non l'osservi anche nel contesto non ci fai nulla. Avete presente i telescopi, i fucili etc... ?
C'è un mirino che ci permette di selezionare un punto senza perderci "nell'infinito" ma se potessimo vedere solo il mirino..... non saremmo in grado di puntare, dovremmo solo prendere quello che capita davanti.
Quindi bisogna concentrare la propria attenzione verso un punto, mirare con il desiderio di conoscere una certa cosa, di afferrare l'idea che evidentemente non si conosce prima di puntare il mirino. Ma di non perdere di vista mai tutto il contorno perchè avremmo perso la contestualizzazione dell'idea. Diventeremmo dei teorici ma non ci faremmo nulla.
Per fare un esempio banale, un eremita punta e prende un'idea ma non ci fa nulla perchè non la contestualizza nel mondo per cui si limita al suo eremo e non da all'idea l'amplificazione totale entro la quale la stessa esprime tutto il suo potenziale.
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Un genio monotematico ha un mirino potentissimo che è impostato così naturalmente ed egli non può muoverlo. Un genio poliedrico ha potente sia il mirino che la visione di insieme ed ha una buona mobilità.
E quindi alla fin fine cogliere un'idea e renderla operativa al massimo del potenziale che possiamo accogliere in noi è un lavoro di concentrazione ed espansione insieme... una meditazione.
Un genio poliedrico è in costante meditazione.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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