Discussione: Finzioni d'essere
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 09-09-2008, 17.02.22   #11
nikelise
Organizza eventi
 
L'avatar di nikelise
 
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 2,329
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Si è o non si è qualsiasi cosa, su questo non ci piove, ci possono essere dei gradi, ma in ogni caso si è o non si è , però se per esempio si è violenti ma un pò intelligenti si metterà a freno quella violenza per il cosiddetto quieto vivere.
Questo anche se è un certo grado di finzione non è del tutto negativo, oltre che permettere la vita di relazione, perseguito a lungo costantemente può aiutare a mitigare quel lato negativo, o meglio a sostituirlo (chiodo scaccia chiodo) con altro... perchè sappiamo bene che reprimere solo è pericoloso.
La cosa interessante (e purtroppo causa di molti problemi) però nasce quando ci si identifica in una di queste finzioni utili, l'immagine che abbiamo di noi risulta sfalsata rispetto alla realtà e purtroppo iniziamo a comportarci di conseguenza.
E' applicabile a tutto, se non sono pacifico veramente, per esempio, ma pacifista posso arrivare a fare violenze inutili in nome di quella pace che credo di volere, se invece rimango attento su ciò che sono realmente posso tentare di lavorare per la pace, posso essere pacifista ma sapendo di non essere realmente pacifico e quindi ponendo più attenzione a ciò che faccio.
Ovvietà, eppure spesso vedo persone che si reputano buone (anche molto) trattengono l'ira come l'aria da un palloncino bucato. Vedo spesso persone convinte di sapere, convinte di essere qualcosa..... ma potremmo parlare di sapienza, bellezza, equilibrio etc...
in realtà possiamo vedere cosa siamo solo specchiandoci negli altri, quando ne abbiamo riprova a lungo questa diventa consapevolezza di noi stessi, il famoso conosci te stesso.
Concordo salvo su una cosa : l'uso del termine finzione .
Questo termine spezza l'uomo in due o piu' parti .
L'uomo e' un tutto unitario composto di essere e adattamento sociale cioe' risposta razionale agli ostacoli che provengono dall'esterno .
Noi siamo tutto anche l'adattamento sociale cioe' la finzione e' figlia/o dell'essere.
Il movimento che avviene all'interno dell'uomo e' un movimento verso l'opposto :se per adattamento sono rigido e' sicuro che nell'essere inconscio sono assai morbido e viceversa .
Ha ragione Gri quando dice non so chi sono , perche' lei e tutti noi siamo questo e quello.
Il termine difficile enantiodromia coniato da Eraclito : corsa verso gli opposti era anticamente visto come una ricchezza ,un modo di crescere muovendosi .
In psicologia questa corsa verso l'opposto ha gia' una connotazione diversa , negativa , nel senso che avviene quando assumo nella vita di ogni giorno un atteggiamento unilaterale , ad esempio sono sempre rigido ,allora prima o poi emergera' il lato opposto inconscio rimasto latente ed oscurato dall'adattamento sociale dalla c.d. finzione .
L'individuazione allora dovrebbe essere la completa sovrapposizione della persona -maschera rispetto all' essere normalmente sfasata rispetto a quello .
Perche' abbiamo una maschera anzicche' un'altra probabilmente dipende dalla qualita' del nostro essere , dall'infanzia , dalle capacita' di reazione rispetto al mondo esterno ecc.ecc.
L'effetto specchio o di proiezione di noi nell'altro che e' la stessa cosa e' cosa vera ed evidente .
Questa/o cessa con l'accettazione della nostra parte oscura ma l'altro che ha gia' i suoi problemi non puo' ,di solito , far altro che lo specchio non puo' aiutarci di piu' .
Fargli fare di piu' mi pare chiedergli troppo a meno che non sia un vero maestro.
nikelise non è connesso