Discussione: Il Doppio arimanico
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 05-04-2010, 22.59.30   #72
Sole
Conosce ogni vicolo
 
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 5,653
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio


Il doppio arimanico non si può considerare un demone o un agglomerato di demoni, semmai nell'interazione tra noi e lui scaturiscono forze demoniache o angeliche a seconda se ci connettono e ci fanno dialogare con uno o l'altro lato della creazione.

Non è preciso ma per capirci un pò dobbiamo considerare questo doppio come qualcosa (uno spettatore) che ci vede alla televisione e che trae soddisfazione o altro a seconda di ciò che trasmettiamo. Ha un telecomando in mano e se non gli piace lo spettacolo cambia canale, dove il canale siamo sempre noi, ma noi comunque decidiamo (più o meno consciamente) cosa trasmettere, se trasmettiamo dei canali in cui lui trova più godimento farà di tutto per tenere sintonizzato il tv li.

La trasmissione del canale tv della metafora ci farà di conseguenza comportare in un modo o in un altro, sarà questa, nel passaggio, nella trasmissione a dare forma dall'informe ai nostri demoni o i nostri angeli. Dalle manifestazioni più blande che possiamo tranquillamente associare a sentimenti e stati d'animo, fino a manifestazioni più concrete tanto più andiamo a fondo delle cose.
Nel rileggere cercavo qualcoa che mi desse uno spunto su come usare le possibilità che ci offre questa interazione tra noi e il doppio. Oltre al Lavoro su noi stessi e la spinta a creare tenzione dalla tentazione.

Intanto mi par di aver capito che è lui il campo elettrico che ci tiene agglomerati o materializzati ... non so dire.. nella materia e che con impulsi elettrici fa funzionare il cervello. Per cambiare canale e trasmissione deve pur inviare un impulso, un comando al cervello che muove la trasmissione. In questo caso mi è abbastanza difficile pensare che ciò che fa muovere il mio braccio proviene da un entità spirituale di cui non sappiamo nulla e che ignoriamo.
Siamo assolutamente inconsapevoli di noi stessi e tutto ciò che ci circonda.

Comunque detto questo mi ha colpito molto la parola "passaggio" che ho nerettato.
Se lui è la tentazione, gli impulsi a fare sempre le stesse cose, nell'opporsi c'è un millesimo di non so che minima misura in cui c'è una sospensione nella quale possiamo prendere il contatto con gli angeli o con i demoni come li stiamo denominando nel 3d. Ed è questo, se ho capito bene, lo scopo primario di questa nostra comune interazione, è uno scambio di favori. E, sempre se ho capito bene, a lui poco importa in realtà che siamo buoni o cattivi.. gli interessa nutrirsi di cose che lo sollazzino che siano terrene o emozioni forti o tristezza, per lui non conta.
Oppure, se così non fosse, potrebbe essere che una maggiore interazione consapevole con lui porterebbe ad aumentare il voltaggio elettrico e quindi la dose di energia per cogliere quel passaggio e connettersi.

Mi da noia una cosa, il fatto che sto cercando di rapportarlo a qualcosa che circa conosco, sto cercando di dire "ah è quello o è quell'altro" perchè mi è molto difficile prenderlo così com'è.

Ma la domanda che ho cercato di nascondere qua e là, ma che ancora non ho chiaramente visto è: è li che ci permette di radicarci nella terra e dentro di noi?
E' attaverso di lui che qualcuno deve passare più o meno consciamente?
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
Sole non è connesso