Discussione: Essere messi in mezzo
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Vecchio 06-09-2007, 13.21.40   #11
griselda
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Originalmente inviato da jezebelius Visualizza messaggio
In effetti potrebbe essere intesa, la cosa, in entrambi i sensi. Cioè, sia positivamente, con l'intezione di fargli passare un limite ( credo che l'esempio del timido sia verosimile ) ed anche in senso negativo, visto che spesso quando ci troviamo, verbalmente, a discutere di un fatto, diciamo"...me lo ha detto Tizio " richiamando una specie di responsabilità su questo mettendo in pratica la tattica dello " scarica barile ".
Lo vedo, da questo punto di vista, come uno liberarsi di un peso. Probabilmente non direttamente riconducibile al " mettere in mezzo " però ci potrebbe stare secondo me.
Insomma che sia un colpire, sia in un senso e sia in altro, quello che si nota è che colui che viene messo in mezzo subisce questa azione. Da notare, poi, è che si potrebbe anche essere messi in mezzo in una discussione a due. Tra Tizio e Caio c'è sempre un terzo, anche se non presente fisicamente, che Red ha accennato più su: se stessi.
Di solito io dico tirare in mezzo qualcuno di solito lo si fa quando non si riesce a mantenere da soli il peso di quella responsabilità, di quello che si sta dicendo, allora si tira dentro qualcun altro in modo da divederne il peso.
Mettere di mezzo qualcun altro insieme.
Magari è un po' OT o non c'entra niente ma capita anche secondo me quando ci confidiamo con qualcuno lo mettiamo in/di mezzo dividiamo con lui quel qualcosa che facciamo fatica a tenere, una gioia o un dispiacere che straborda e nel dirlo ci aiuta a dividerne il peso.
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