Questa poesia di Kipling, più famosa però, tra le opere, " il Libro della Giungla", secondo me " trasmette ", come altre di altri autori, ma questa per me in modo particolare, quel qualcosa...che a vari livelli si può, se si vuole, vedere.
Non soltanto perchè Kipling era Iniziato ( appartenente non so a quale Ordine..mi pare o Massoneria o a quello Martinista - mi sembra quest'ultimo - , e questo comunque la dice "lunga " sulla poesia) ma perchè non è solo l'espressione di una emozione che trova nelle parole lo strumento di trasmissione ma si tratta di un Augurio contenente un Input per chi legge.
Per l'ultimo verso..beh...potrebbe intendere che molto spesso si vive senza " Vivere ", ed il tempo Ci vive, svuotandoci. Per chi "vive" il minuto è fatto di 60 secondi. Per chi " Vive", invece, è Infinito senza limiti legati, appunto, al tempo.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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