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Vecchio 28-02-2011, 01.44.09   #8
dafne
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Ho imparato un "trucchetto" da un libro molto bello che ho appena letto. In caso di figliame difficoltoso ()

Dopo aver parlato di comunicazione, di rinforzi positivi e di attenzione l'autrice ci regala un capitolo sull'ignorare.

In sintesi suggerisce inizialmnente alcuni punti.
Far segire a comportamenti corretti gratificazioni (ma che bravo che sei stato)
Far seguire a comportamenti scorretti che si vogliono indebolire constatazioni degli effetti negativi prodotti. (sei arrivato in ritardo a tavola ti tocca mangiare la pasta fredda)e non punizioni-aggiungo io.
E per finire, per indebolire certi atteggiamenti bisogna rinforzarli con nessuna attenzione. ()

Tra i suggerimenti che ho fatto miei ci sono queste domande
" se intraprendo questa battaglia la vita di mio figlio migliorerà?"
Ad esempio, se gli insegno a non sbattere tutte le porte migliorerà? certo che si. Se gli proibisco di andare al compleanno dell'amico perchè li tutti bevono coca cola e mangiano patatine e panini? certo che no.

Agiunge anche una domanda come "che cosa succederà se non intervengo?" che è simile all'altra ma non uguale puntando su una cosa che per me è stata notevolmente difficile..ignorare

Qualche volta i capricci dei bambini ( e dei grandi) vanno semplicemente ignorati.

Poi al momento che il capriccio perde la sua forza (e questo momento arriva sempre) ci va il cosiddetto rinforzo positivo, che può essere il prendersi vicino il bambino o dirgli qualcosa come "adesso che ti sei calmato puoi dirmi che cos'hai, se non urli capisco meglio cosa dici".

Alla fine, detta proprio stringata, mi sono accorta che si tratta di avere come genitore delle priorità sulle regole che si vogliono in casa (magari prima capendo quali sono nostre e quali solo adottate per obbligo) mantenere la calma e comportarsi come genitore, come la forza equilibratrice e non come contrasto alla peste

Una sera mio figlio non si è portato via il piatto da tavola, la regola vuole che ognuno porti via il suo piatto, è una regola relativamente nuova, mi sono fermata un attimo e mi sono resa conto che intraprendere una discussione in quel momento per una serie di motivi avrebbe provocato più problemi che altro.
Ho lasciato perdere ma ho detto bravo all'altro che lo aveva fatto.
Così il negligente mi ha guardato e mi ha detto "ah si, scusa". "Fa niente te lo ricorderai domani."
Pace, sereno in cielo, nessuna discussione, bacio del pargolo che così ha portato via il bicchiere

Un'ora dopo era scaduto l'orario dell'utilizzo della play, ho avvisato, riavvisato, ridetto, per un attimo stavo cascando nel "ma si dai, così stan tranquilli" e poi ma si, dieci minuti.....e mi son fatta la famosa domanda e mi son resa conto che no, dieci minuti non gli rovinavano la vita ma ne avrebbero voluti altri dieci e altri dieci e altri dieci finchè non fossi esplosa scatenando la rissa...rovinandoci la serata.
Con molta calma, perchè ancora ce l'avevo, ho insistito, ho ignorato i piantini e i ricattini e dopo due-tre minuti hanno spento . In quel momento ho dovuto compensare la loro "perdita" con molta attenzione verso di loro (i famosi rinforzi positivi) ma la cosa ha gratificato tutti e tre così anche la sera dopo allo stop dopo qualche capriccetto hanno spento.

Bon, non saranno consigli semiseri ma son consigli che ho trovato molto utili perchè pratici, così come il leggere e scoprire, anche sul mio passato, che i bambini non conoscono il sarcasmo nè l'ironia, per cui le frecciatine per loro risultano solo umilianti e non danno in alcun caso quel senso di pungolo che invece, qualche volta, ci può trovare un adulto.

Uff, un poema, tante cose, spero non fuori tema
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