Discussione: rapporti mente-cuore
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Vecchio 22-12-2007, 23.02.43   #5
Ray
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Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio
Non saprei... in genere prima di compiere un'azione bisognerebbe sentirla dentro, poi rifletterci con la mente, ed in fine portarla a compimento mediante l'azione.

In occidente a me sembra che molto spesso qualcosa la pensiamo, poi la facciamo ed infine forse la sentiamo.



Sarebbe un mondo migliore?

Non saprei, se la gente si basasse soltanto sul proprio sentire e decidesse in base soltanto alle emozioni più istintuali, non so quanto sarebbe migliore.

A me pare che la maggior parte della gente prima abbia pulsioni, poi agisca, poi solo in rari casi ci pensi... quasi mai senta.

Forse un po' stiamo confondendo istinti con cuore... non è proprio li che li metterei. Che si agisca d'istinto non ho dubbi... che si ascolti il cuore ne ho eccome.
L'aforisma parla di mente e cuore... parte dal presupposto, se vogliamo, che gli istinti non siano il parametro dell'azione... anzi non parla ne di istinti ne di azioni.

Dice che il pensiero è abbindolato dai sentimenti. Beh, da un certo punto di vista concordo che sarebbe assai meglio che si riuscisse a pensare in modo oggettivo, senza interferenze. La frase dice che lo stesso pensiero è abbindolato dal sentire, come se senza si pensasse in modo diverso e migliore.

Per quanto riguarda le azioni (che però non esulano dalla forma mentis) l'optimum sarebbe un equilibrio di istanze di corpo, mente e cuore e un quarto, diciamo "coscienza", che decide cosa e come fare...
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