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Originalmente inviato da Ray
Per quanto riguarda le azioni (che però non esulano dalla forma mentis) l'optimum sarebbe un equilibrio di istanze di corpo, mente e cuore e un quarto, diciamo "coscienza", che decide cosa e come fare...
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Un uomo perfetto ed equilibrato, ma un pò freddino...
Secondo me è giusto che a volte le parti prevalgano le une sulle altre. Non posso vedere un chirurgo che decidendo dove tagliare per salvare una persona lo fa con troppo cuore, del resto vedere un concerto di Andreas Vollenweider e chiedersi se quella sarà l'ultima canzone è avere troppa mente, in quel caso meglio lasciare al cuore il comando e semplicemente "sentire" le emozioni che fluiscono.
la coscienza potrebbe in effetti fare da controllore dei flussi... ma quanta gente è cosciente?