Discussione: Treno/pensione
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Vecchio 13-10-2010, 15.48.38   #18
diamantea
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Ribadisco comunque l'importanza dell'aspetto "ufficiale di bordo", quello dalle mutande bianche.

E' dal contatto con lui che ti viene l'energia che ti permette/permetterà di espellere le tre gocce, di cui l'ultima brucia. (stai bruciando?... se si bene.)
Ricordarsi, pro futuro, del tuo atteggiamento nei suoi confronti, che il sogno mette in luce.
Mi sono immedesimata totalmente nella dinamica del sogno percependo ogni sentimento e sensazione senza tralasciare alcun particolare e senza dare per ora grosse interpretazioni.

Dunque, prima chiedo al controllore di mio marito, poi decido di partire ma prima voglio fare pipì, il viaggio è lungo e una volta partita devo aspettare di arrivare a casa prima di poter andare in bagno e ho paura a dovermi trattenere a lungo.
Non so se potrò resistere.
Penso che non ci sia tempo di cercare un bagno pubblico, e poi non mi va di andare dove vanno tutti, così chiedo al controllore di un bagno vicino.
Mi indicano quello attiguo che è del capostazione.
Nella parete con il bagno ci sono tre porte di colore verde/grigio militare, il bagno è il primo a destra.
Mentre vado per... da sinistra verso destra, l'ufficiale dietro di me con passo spedito mi passa oltre da lato sinistro occupando il bagno, anche lui deve fare ciò che devo fare io.
Vorrei dirgli di farmi passare che ho fretta ma poi penso che
il bagno è suo e lui va diretto, non ha intenzione di farmi passare avanti, anche se mi vede e capisce la mia intenzione di usare il suo bagno.

(anche dal ginecologo andavo nel bagno del dottore)

Qui già il primo sentimento negativo, penso che poteva/doveva lasciarmi passare prima visto che sono una donna e ho pure fretta, il treno partirà a breve, anche se non gliel'ho chiesto esplicitamente.
Mentre aspetto una manciata di minuti fuori dalla porta (fa con comodo si prende tutto il tempo), penso che devo sempre aspettare che gli uomini soddisfino prima i loro bisogni, dopo vengo io, anche se per me si fa tardi.

Poi esce lui con aria soddisfatta, un gran sorriso, con i pantaloni alzati ma aperti nell'atto di chiudere la cerniera, incurante del fatto che si trova davanti a presenze femminili ed io lo guardo già indignata, ma nel mentre guardo le sue mutande che sono bianchissime, e subito penso alle mie nere buttate a terra sporche che non mi sono decisa se e come riporle in valigia. Avverto il senso di inadeguatezza verso un uomo che in atteggiamento poco rispettoso è più pulito di me, e per questo non si vergogna a mostrare le mutande, oltre al fatto che è lui che comanda e nessuno osa dire nulla.

Lui mi sorride sornione con aria quasi canzonatoria, non c'è nulla di male o da indignarsi sembra dire e mentre mi sorpassa in direzione opposta mi batte la mano tre volte sulla parte alta del braccio, come a rabbonirmi confidenzialmente.

Io reagisco, non mi sento considerata, rispettata da lui in quanto uomo e pure ufficiale, non solo ho dovuto aspettare i suoi comodi, ha le mutande bianche, si prende confidenza toccandomi con la mano fatta del suo membro senza essersela lavata prima.

"Io lo guardo seria e gli dico a voce alta: lei deve vergognarsi di uscire dal bagno con la cerniera dei pantaloni ancora aperta, e non mi metta le mani addosso, tanto più che non le ha nemmeno lavate."

Lo voglio rimproverare, fare vergognare, fargli notare che per me non si è comportato da vero uomo, mi ha fatto sentire inadeguata e ultima, dopo di lui. Anche se è un ufficiale, il capostazione, colui che comanda tutte le parti maschili, che agiscono, che dirige l'energia, davanti a me come uomo non vale tanto, pensa solo a soddisfare se stesso per primo e fare spallucce al resto.
Sento la ribellione dentro verso l'uomo, anche se d'autorità, che fa quello che vuole con me.
E visto che lui fa sempre così anche l'altra parte femminile, nell'ufficio accanto il bagno sul lato destro, rassegnata a subire sempre senza ribellarsi si sente ora difesa e riscattata.

Qui mi sembra di essere noi due le parti primarie e importanti di me, come maschile/femminile. Colui che comanda/dirige l'energia e ignora/svaluta colei che la riceve/subisce e si ribella.

Ma poi faccio tre gocce di pipì e la terza brucia tanto. Penso di essermi preoccupata tanto per una necessità di poco conto e che pure mi brucia, o forse mi sono trattenuta troppo a lungo e mi sono infiammata o congestionata.
Cmq a causa di un bisogno così piccolo e doloroso ho perso il treno, ora chi pulirà la mia cabina vedrà le mutande sporche e dovrà buttarle, penserà male senza capire le mie motivazioni.

Anche se mi faranno arrivare le valigie le mutande ormai saranno viste e perdute, non avrò modo di rimediare.

Ma arriva mia sorella ed ha recuperato tutte le mie parti, comprese quelle sporche, indegne, di cui vergognarmi, perchè insieme al resto tutto sarà risanato a casa.

Non capisco perchè tre pacche, tre gocce e la terza brucia, e il capostazione mi fa un favore.
Non capisco se sbaglio a rimproverarlo e fa bene lui a fregarsene.

Brucio, di stomaco, di esofago, di gola, mentre rigurgito.
Ma ora sto un pò meglio.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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