Citazione:
Originalmente inviato da Kael
Forse non hai capito tu cosa intendevo io... e cioè che sia fisico o mentale è comunque un assecondarlo, ossia un identificarsi in esso... fra le due cose non trovo molta differenza.
Dire no grazie, era proprio un rifiutarlo ANCHE col pensiero...
|
Posso approndire il tuo rifiutare ANCHE col (il) pensiero?
Intanto nn è da sottovalutare il pensiero in questi casi .. e qui tornerei alla discussione apposita proprio sul
pensiero . Se è vero che la questione è psicologica se ci rifacciamo a quella discussione, possiamo dire che a volte è necessaria una presa di coscienza.. per comprendere di POTER rifiutare anche col pensiero.
Ecco, nn è giusta la parola
rifiutare secondo me, rifiutare è come reprimere (si lo so che nn intendevi questo, per cui approfondisco).
In realtà si osserva un istinto e lo si viviseziona portando al Cuore ciò che è in basso (gli istinti) e lavorandoli in maniera tale da viverli .. comprenderli, accettarli per governarli finalmente.
Se questo processo nn avviene accade la terza ipotesi che annuncia Ray.
Per cui torniamo sempre sull'osservazione e accettazione dei nostri istinti più bassi. Reprimerli o creare sensi di colpa è ancora peggiore che vivere determinate emozioni e com-prenderle pienamente in se in modo tale da elevarle ad esperienza e successivamente a Forza di Volontà.
Questo vale per ogni istinto della vita quotidiano. dal comprare l'ennesimo vestito ( o scarpe
) al cioccolatino .. al prendere a parolaccie quello per strada... al tradire.
Nn percorrere questo processo, secondo me, è tradire se stessi.
Fai un danno a te, mentre ti illudi di essere buono e bravo. Intanto covi altro..