Discussione: L'immortalità
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Vecchio 26-11-2009, 13.55.01   #110
Uno
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Originalmente inviato da stella Visualizza messaggio
Il "credo" cristiano, in cui si parla di risurrezione della "carne", indica l'uomo nella sua totalità.
Il termine "carne" non va inteso in senso letterale, ma nel significato attribuitogli dal mondo culturale nel quale è nato.
Nella Bibbia la parola "carne" ("basar" in ebraico) non è contrapposta a "spirito" (come avviene nella cultura greco-romana), ma indica l'uomo tutto intero: la sua fragilità, le debolezze, i limiti di creatura, ma anche tutta la ricchezza delle relazioni con gli altri e con il mondo.
Quando diciamo di "credere la risurrezione della carne" affermiamo che l'uomo risorge nella sua totalità: con il bene seminato nell'esistenza terrena, le relazioni intrecciate, le esperienze esaltanti sperimentate nella vita vissuta all'insegna dell'amore, di cui il corpo riporta la memoria, come le ferite nel corpo risorto di Cristo.
Se è vero che la carne porta la memoria delle nostre azioni. ogni corpo testimonia la vita vissuta.
No, si intende proprio la carne e non dopo quella che conosciamo come morte.
In realtà i nostri corpi sono vivi secondo il metro di paragone che conosciamo, per esempio rispetto ad un pezzo di legno, ma non sono realmente vivi secondo il siginficato reale di questa parola perchè non riescono ad essere permeati abbastanza dallo Spirito, siamo sempre ad un livello minimo, che da un certo punto di vista si può definire morte.
Quindi redenzione delle carne e resurrezione (dalla morte alla vita) sono intesi come processo da compiere qui ancora in vita.
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Nike non è una leggenda cambia la luminosità anche se non è percepibile strumentalmente, non dalla scienza oggi almeno, e altre "cosette"
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