Discussione: L'immortalità
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Vecchio 27-11-2009, 20.35.26   #122
Uno
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Bon, ma allora se si arriva alla morte iniziatica (che non è la seconda... questa è dopo la morte fisica) che deve avvenire prima della prima (quella fisica, comune) inizia un processo di redenzione della carne. Se questo processo si completa prima della morte normale, pur dovendo prima o poi morire (lasciare il corpo) in realtà si è virtualmente immortali, nel senso che la carne non decade e quindi si può decidere quanto restare (anche lasciato il corpo in realtà si dovrebbe poterne addensare uno, dato che sempre di materia si è fatti, ma questo è ancora altro discorso). Se invece il processo si è compiuto solo parzialmente e interviene la morte fisica il residuo fisico lasciato avrà le caratteristiche che avrà a seconda di quanto avanzato era il processo (vedi i vari corpi dei santi, quello che dura secoli, quello che dura meno) e la consapevolezza che resta dovrà in qualche altro modo continuare il proccesso di crescita su altri piani, ma non è immortale.

Questo però, e anche quello che hai detto prima, non toglie la mia domanda sulle tre morti contate con quell'altro sistema: una alla fine di ogni Opera. Con la precisazione che, se l'Opera al rosso viene completata, la morte corrispondente (quella fisica) può venir attesa ad libitum (o meglio ad necessitatem).
Al di là che comunque aspetto ulteriori chiarmenti anche su quello che avevo detto prima, ho l'impressione che ancora qualcosa non mi torni.
Fammi un favore, rifai la domanda perchè non sono sicuro di comprendere quello che intendevi chiedere.

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Originalmente inviato da Elohim Visualizza messaggio
Alla fine di tutto sto scervellamento filosofico... Tralascio platone e Sartre, se no rischio di impantanare di più.

L'attore sarebbe l'essere con coscienza, il regista il Dna. Da questo binomio il risvegliato, cosciente di sè, colui che fa azioni buone e positive e quindi meritevole della vita eterna.
Love
Come mai in questo giro non trovi una corrispondenza tra le sacre scritture e l'onnipresente dna? Intendo quelle cose della seconda morte, stagno di fuoco etc...

Che poi per essere chiaro, il dna è importante, lo è anche esotericamente etc... ma non metterei solo quello al centro di tutto
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