Discussione: Emozioni negative
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Vecchio 05-11-2007, 12.59.47   #55
Sole
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
L
La linea tra trattenere e reprimere non è sottile, è enorme. Se reprimo cerco di fuggire, di non sentire, se trattengo ascolto. Ascolto per forza... appena mi dimentico non trattengo più.
Tu ne parli come se il trattenere impedisca l'osservazione (dici infatti che va bene trattenere ma devo lasciare andare per osservare). Questo non è vero... è per osservare che devo trattenere.
Credo che intendiamo la stessa cosa nell'osservare, mi sono espressa in maniera poco chiara perchè evidentemente a me sfugge ancora qualcosa che non riesco a centrare.
Quando dico lasciare andare, intendo non reprimere e quindi osservare la rabbia che sale o l'odio o il fastidio, fare in modo che non si fermi con pensieri di luce e amore ma che invece scorra in noi cercando di controllarlo con il guninzaglio poi però capita che scappi.
Perchè dico che secondo me è sottile la linea, proprio perchè è facile raccontarsela. Nel vivere sta cosa è evidente la differenza, se reprimi hai come un buco di vuoto, una dimenticanza un soporimento, se trattieni sei un fuoco, e arrivi in un punto in cui sblocchi se riesci, ma nel leggerla è facile capire che siamo bravi a trattenere, certo problema di chi non vuole sperimentare.

Citazione:
Le trasformazioni di cui parli, anche le sparizioni, possono anche essere il normale "destino" di ciò che osserviamo. Se non smettiamo di trattenere spesso vediamo che l'emozione negativa ha un suo corso (a volte pochi secondi, altro che giorni)... se la facciamo salire si trasforma eccome. Le nevrosi si rischiano reprimendo... invece il rischio è di far salire qualcosa che non possiamo reggere, il rischio del sistema nervoso... ma li ci sono delle valvole di sicurezza a quanto pare (dalla mia esperienza)... valvole che rallentano la salita.
Eppure il corpo non da segnali quando una eccessiva tensione muscolare accavalla il tendine, togliendo l'ipotesi che sia quello il segnale di un qualcosa di peggiore.
Anche qui parlavo delle flessibità del riuscire a flettersi nella tensione del trattenere, nell'essere flessibili. Forse anche di equilibrio.
Mi ricordo che nella discussione specifica sull'equilibrio portavo l'esempio di un giro in autobus dove se la tensione muscolare fosse stata rigida mi avrebbe fatto cadere, invece la tensione era forte ma flessibile, poteva piegarsi al passaggio di un ostacolo, e se il sotto è come il sopra vedo che tutto ci rientra.

Eppure continua a sfuggirmi qualcosa che non centro.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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