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Vecchio 21-08-2010, 00.59.38   #14
Enoch
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EDTA (Acido etilendiamminicotetracetico )

Questo è l'unico “ingrediente” della formula che non è naturale in quanto è un composto chimico di sintesi.
Lo scopo dell'introduzione di questa molecola è quella di aumentare l'assorbimento del principio attivo dell'astragalo, come uno studio sembra suggerire, ma una volta introdotta nell'organismo essa esplica anche un'azione molto particolare: ovvero quella di “chelare” gli ioni metallici, ovvero legarsi in maniera stabile con essi, per poi espellerli mediante l'urina.
Siccome disintossicare il corpo dai metalli pesanti è sicuramente utile per quanto riguarda la salute in generale ecco una descrizione di come l'EDTA è utilizzato in campo medico.
Una applicazione tipica dell'EDTA è la sua somministrazione per via endovenosa (con vitamine e sali minerali) nei casi di avvelenamento da metalli pesanti.
Essendo una molecola che il corpo non utilizza essa viene velocemente “intercettata” ed espulsa dall'organismo tramite i reni, assieme naturalmente ai metalli con cui si è legata nel frattempo.
Se viene presa per via orale l'azione chelante è molto meno efficace rispetto alla via endovenosa (solo il 5% passa nel torrente sanguigno, mentre il resto rimane nell'intestino).
L'EDTA, inoltre, non è in grado di passare la barriera ematoencefalica. Nonostante ciò è in grado di rimuovere i metalli dal cervello per via della naturale, lenta diffusione delle varie sostanze tra i vari organi del corpo (osmosi).

EDTA – meccanismo di azione

Come stato detto l'EDTA ha una particolare affinità per gli ioni metallici, in particolar modo per i metalli pesanti.
Esso infatti ha una propria scala di “preferenze” per quanto riguarda i metalli a cui legarsi. Se incontra un metallo che gli “piace” di più lascia quello che stava trasportando per prendere il nuovo arrivato.
Questa è una lista incompleta delle sue “preferenze” per quanto riguarda gli ioni metallici (lista ordinata in ordine crescente) :
  • K+ (potassio)
  • Na+(sodio)
  • Mg2+(magnesio)
  • Ca2+(calcio)
  • Cr2+(cromo)
  • Fe2+(ferro)
  • Al3+(alluminio)
  • Zn2+(zinco)
  • Pb2+(piombo)
  • Sn2+(stagno)
  • Ni2+(nichel)
  • Cu2+(rame)
  • Hg2+(mercurio)

L'EDTA disponibile normalmente in commercio non è l'acido puro ma il sale sodico.
Se viene assunto senza aggiungere ad esso degli opportuni elementi minerali potremmo avere un problema in quanto l'EDTA si “ciuccierà” avidamente il calcio presente nel nostro organismo e potrebbe quindi provocare come minimo un ipocalcemia, ovvero una carenza di calcio.
Per ovviare al problema all'assunzione EDTA si associa ad esso anche una integrazione di sali calcio.
Un altro minerale (utile al ns. organismo) che potrebbe essere chelato ancora più avidamente del calcio è lo zinco.
Il mio suggerimento è quindi di associare all'assunzione di EDTA anche dello zinco.
In teoria (come si vede dalla tabella) andrebbe usato anche del rame ma in pratica si è notato che l'EDTA non chela il rame poiché nel nostro organismo normalmente non è presente in forma ionica.
Se si associasse all'EDTA del rame inoltre si riuscirebbe a chelare solo il mercurio, ma il piombo ed altri metalli potenzialmente tossici con affinità minore del rame verrebbero lasciati nell'organismo.
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