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Vecchio 12-10-2011, 17.59.47   #7
nikelise
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Originalmente inviato da luke Visualizza messaggio
Per ciò che riguarda la generazione della fame e della guerra, c'è da dire che queste possono essere un grande stimolo, in quel periodo in Italia sono nati gli Olivetti, i Mattei, per esempio, che non avevano molto da invidiare agli JObs o ai Gates attuali.

Io affamato di qualcosa d'altro dagli altri mi ci sono sempre sentito, ma non a posteriori, ciò vedo cosa piace agli altri e poi di riflesso allora vado dall'altra parte, ma ho sentito qeusta cosa come "congenita" e fortemente radicata in me, e non parlo di comportamenti esteriori assurdi.
Questa "fame"in giro non ne ho vista molto, vedo più necessità di avere il gruppo di riferimento che ti accetti/protegga/lodi ecc, magari è una fame anche quella, anche se quantitativamente e qualitativamente diversa...
La generazione della fame era forte , si , da giovane , la fame era un grande stimolo ma da anziana , vinte tante battaglie al prezzo di grandi rinunce personali, spesso risentiva di quegli sforzi eccessivi : c'era una sorta di abbandono ...non in tutti ma in tanti .

Ed infatti oggi non vedi fame in Italia perche' non ci sono stimoli , il sistema addormenta , tutto e' diventato estremamente difficile . Cosa che in America oggettivamente non e' o non era al tempo di Jobs .

Quanto agli ideali , si, sono stato un po' ermetico .
Per essere folle devi ad un certo punto rinverdire se non cambiare gli ideali , renderli piu' personali possibile perche' anche quelli invecchiano .
Ad esempio devi smetterla col mito dell'efficenza nel lavoro e guadagnarti spazio per te .
Ma e' solo un esempio se ne possono fare molti .
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