Discussione: Non avere tatto
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Vecchio 03-03-2008, 10.42.30   #18
Astral
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Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Questo è spesso fuorviante però.
Un conto è quando, per mancanza di tatto, faccio più male di quello che oggettivamente il contenuto del mio discorso potrebbe fare.
Altro discorso invece è quando, per cercare di far soffrire meno l'altro, smusso gli angoli e metto i fiorellini, comunicandogli però una realtà non vera.

Non so se è chiaro, metti che devo comunicare a qualcuno una notizia per lui sgradevole 50. Se manco di tatto, gliela comunicherò facendolo soffrire 70 (ossia mettendoci un 20, inutile, di mia grezzezza) se cerco invece di "proteggerlo" usando il savoir faire, lo farò soffrire 30 ma altererò così la realtà oggettiva dei fatti.

Dico questo perchè a volte è impossibile non urtare oltremodo la sensibilità dell'altro, se oggettivamente ciò che dobbiamo comunicargli è per lui motivo di sofferenza.

Non avere tatto, o mancare di tatto, secondo me significa far soffrire maggiormente una persona di quanto altrimenti l'oggetto in questione lo farebbe soffrire.

Inoltre a volte c'è gente che si urta la sua sensibilità per tutto, gli comunichi 70 soffre 70, gli comunichi 10, soffre 70 lo stesso.

Se gli comunico qualcosa coi fiorellini a qualcuno per raccontargli le cavolate, lo farò cmq soffrire molto di piu dopo.

Tuttavia comunicare qualcosa col giusto tatto, può far scendere ugualmente la soglia di sofferenza, e sopratutto non è che dobbiamo necessariamente dire tutto a tutto.

Faccio l'esempio dei malati terminali: gli si deve dire la loro condizione, senza illuderli di una guarigione semplice ma bisogna comunque dall'altra parte continuare a sperare, a non lasciarli andare, evitando particolari inutili e a volte anche quelli veri.
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