Discussione: Il paese e la città
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Vecchio 27-06-2008, 16.10.35   #2
jezebelius
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Interessante sta divisione Astral.
Credo che forse si possa parlare, anche, di entità.
Quindi il paese, entità più piccola e la città, entità maggiore.
Il primo, concordando con quello che dici, essendo più piccolo definisce, come pure la città ovviamente, un ambiente, uno spazio.
All'interno di questo spazio poi c'è sicuramente un incontro tra i cittadini e quindi, come dici, anche una trasmissione,a volte più semplice, delle tradizioni di quel paese o delle attività che lo interessano.
Insomma è più circoscritto sia l'ambiente, e da questo, la popolazione " pae-sana ".
La città, credo che sia un " paese più grande " dove a volte, per esempio nel formare, definire, uno spazio più grande se da un lato vi è come dici la voglia di uscire da un ambiente definito, da un paese quindi, trasferendosi in città, di norma non si può fare a meno di notare come la questa sia, al tempo stesso, formata di quartieri.
Ogni quartiere esprime una sua storia, ed in ognuno c'è iol cittadino più o meno simili.
Per esempio gli italiani che emigravano in America, si trasferivano ( si trasferiscono anche oggi ) dove ci sono altri italiani, ad esempio. C'è si un bisogno, secondo me, di allontanarsi dalla tradizione di quel " paese " ma allo stesso tempo un rimanere ancorati a quella, allungandosi quasi con un elastico. Non so se è chiaro come concetto.

Tornando a quel che hai detto, sulla divisione, se entrambi allora definiscono un ambiente " vivo" fondato, per il paese, sulla tradizione ad esempio o su valori fortemente condivisi per tradizione culturale, l'influenza che giocoforza ne verrà sul cittadino farà il suo " gioco".
Per riprendere le parole di Uno l'ambiente è " vivo " appunto. Questo lo è anche, allora, per un paese e per una città dunque.
Se la città esprime, un agglomerato più grande l'influenza sarà meno marcata rispetto a quella del paese - meno marcata nel senso di meno definita - per assumere confini più labili, meno rigidi con una evidente " perdita" se cosi si può dire di una struttura di fondo.
Ciò non toglie che col passare del tempo, appunto alla nuova tradizione che ne può uscir fuori, non diventi presupposto solido anche quello della città.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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