Discussione: Criminale = malato?
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Vecchio 09-12-2009, 13.05.29   #26
luke
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Originalmente inviato da gibbi Visualizza messaggio
Oggetto del 3d è un aforisma di Dostojevski e dopo l'intervento di Uno cercavo di darmi un perchè dell'uso del termine "criminale" da parte dell'autore .Non mi sembra poi sia stata fatta alcuna distinzione fra commissione di piccoli o grandi reati .

Restando nell'esemopio del fumo , a mio parere , chi si accende lasigaretta una volta non può essere considerato fumatore , mentre potrei considerare tale chi se ne concedesse una ogni sera ... quando a quella pur unica sigaretta serale questi non potesse rinunciare.
Sono d'accordo con Gibbi: anche una sola sigaretta al giorno fa di me un fumatore se comunque considero irrinunciabile quell'unico momento in cui fumo.
In generale penso che una volta che un determinato modo di essere ( fumatore, fantino, cardiopatico) si manifesta, il soggetto in questione dovrebbe manifestare anche tutta una serie di caratteristiche tipiche e distintive di quel particolare modo di essere:
per il fumatore, ad esempio, potrebbero essere il fatto di associare molti gesti alla sigaretta, l'irrinunciabilità della stessa, l'essere disposti a sopportare tutta una serie di stress psico-fisici ed anche economici per procurarsi le sigarette e cosi via.
A mio avviso anche se queste caratteristiche non dovessero mostrarsi per un certo periodo ma il soggetto è comunque costretto a produrre un certo sforzo per impedire alle carateristiche stesse di venire fuori, non potrebbe essere definito un ex-qualcosa.
Quando poi i vari tratti distintivi dovessero sparire senza più rischiare di tornare a galla in nessuna situazione, allora, a mio parere, si può dire di non essere più fantino, fumatore, criminale ecc
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