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Vecchio 08-10-2008, 13.07.46   #35
loryland
Bannato/a
 
Data registrazione: 29-09-2008
Messaggi: 74
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Probabilmente non sono stata abbastanza chiara nell'esporre il mio pensiero;spesso la parola scritta,in assenza di altri accessori espressivi quali il tono della voce lo sguardo e la mimica facciale,è asservita alle libere interpretazioni dei lettori.
Siamo tutti d'accordo sull'umiltà come 'stato' dell'essere e la volonta come sua propria 'espressione',in aggiunta ho inteso esprimere il concetto di 'consapevolezza' quando la umiltà diventa conoscenza dei propri limiti.
Ciò che aborrisco è tutta la ridda di significati e sottensioni associati allo stesso termine e abusati da certe correnti spirituali religiose tanto da farne addirittura un percorso salvifico.
Questo in sintesi ciò che ho scritto negli interventi precedenti;niente altro.
La volontà intesa come 'forza motrice',come mezzo creatore,è figlia della consapevolezza dei propri limiti;dell'umiltà intesa tale;verrebbe invece fiaccata nella propria efficacia qualora l'umiltà diventi simbolo di passività.
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