Discussione: la superbia
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Vecchio 04-05-2009, 09.37.27   #13
RedWitch
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
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La questione era uscita con degli amici in riferimento al concetto " non esprimo la mia opinione perchè è inutile, superflua" o qualcosa del genere. Atteggiamento che spesso mi è proprio..cmq..io l'avevo sempre considerato come un atteggiamento di tipo modesto..dettato dall'insicurezza...al massimo ero arrivata a vederci del vittimismo..
Ma ne esce fuori che è superbia

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Credo che la superbia sia quel bisogno che si ha (che si pretende, che si crede dovuto) di essere sempre illuminati da qualcosa e, come leggo dalle fole, quando quel qualcosa non lo si trova in se stessi lo si cerca fuori.

Nel caso specifico di non rispondere o non dire agli altri (parlo per me almeno) il non sentirsi adeguati è una scusa che metto in campo per non dover scoprire che in effetti è proprio così, che non ho davvero nulla da dire..perchè se me lo dico io va bene (c'è sempre la possibilità di essere smentiti) mentre se me lo dicono gli altri tutto il mio castelletto crolla.

Nella sua perversione stà cosa è fantastica...piuttosto che essere "una fra tante" preferisco essere il calimero piccolo e nero (ma unico) perchè ..azz come rode...non è che mi basti di esser principessa..nono eh..regina voglio essere...piuttosto disconosciuta e maltrattata (presente Cenerentola?) ma pur sempre di sangue reale.

Ditemi che mi sbaglio
Mi trovo abbastanza in linea con quanto dici Daf, aggiungo solo che secondo me la superbia è non mettersi in gioco mai ( sembra così comodo..) sia prendendola in un senso (altezzosità, megalomania etc) sia nell'altro (non mostrarsi mai, stare in un angolo sperando segretamente che prima o poi qualcuno si accorga che ci sono etcetc). Io direi che conosco meglio la seconda per esperienza, e ci ritrovo tutto quello che hai scritto tu, soprattutto il non volermi sentire dire che sbaglio, lo stare in silenzio perchè non sapevo cosa dire, e ho dovuto fare uno sforzo abbastanza grande per superare questo blocco, perchè comunque, di base dal mio punto di vista un disagio c'è. Ammettere che ci sia, e fare qualcosa per superarlo poi diventa un tuttuno per come la vedo (per come l'ho vissuta forse è meglio).. il problema è che finchè non ci si vede nulla di male sembra una cosa innocua, in realtà si sta alla finestra a vedere gli altri che si mettono in gioco, dicutono, crescono, danno quel che hanno (poco o tanto che sia) e prendono quel che possono: è un po' come vedere un film invece che fare esperienza e pretendere di imparare a vivere senza faticare...

Se non mi mostro, non mi metto in gioco, nessuno puo' dirmi (pizzicandomi) che sbaglio, che non ho le idee chiare, mentre se lo faccio è facile che mi scoprano, che scoprano le mie debolezze, che non sono come spero che gli altri mi vedano o vorrei che mi vedessero...

La superbia in tutto questo la vedo come un non volersi mostrare per quello che si è.

L' umiltà la vedo come Sole, ma si dovrebbe essere abbastanza onesti (e oggettivi) da vedere dove si è, nè più nè meno e per iniziare a farlo bisognerebbe conoscersi, e non barare con sè stessi nè sentendosi troppo in basso (in-sicurezza ) , nè sentendosi chissà dove.. non è facile.


Ultima modifica di RedWitch : 04-05-2009 alle ore 09.38.14. Motivo: non ho letto Cento
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