Discussione: Istinto
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 21-09-2010, 08.33.55   #6
webetina
Partecipa agli eventi
 
Data registrazione: 18-07-2009
Messaggi: 1,452
Predefinito

Stanotte in sogno mi ritiravo, come in altri sogni, a casa della nonna che morta da tempo e mummificata non mi dava turbamento, nemmo a dormirci attaccata.Stavolta, mi metto nel lettino vicino la porta nella prima stanza, che da sulla strada, lei potrebbe cominciare a puzzare per l'inizio dei processi putrefattivi, andrebbe sepolta ormai. Lascio la porta senza chiudere a chiave, come se volessi mantenere il contato con la strada , pur molto pericolosa.
Il particolare con la porta che non si chiude mi rimanda ad un ricordo che porta al sogno Istinto.

Dopo la uccisione dei cani, ne era rimasta una che tenevamo ormai in casa, di piccola taglia , docile ma gelosa. Una domenica che ero sola in casa a studiare, scesi un pò in giardino con lei . Il grosso cane pastone, accolto tempo prima, si avvicinò; c'era rivalità. Mentre rientravo a casa, in un attimo la lite, la più grossa prende la piccola per la gola, non riuscivo a separarle, chiamai aiuto inutilmente in campagna e di domenica. Mi buttai decisa tra esse, con le mani aprì la bocca tenace del pastore e liberai la cagnetta, l'afferrai stretta con un braccio mentre l'altra mi saltava addosso per continuare a morderla. Di striscio riempì di lividi anche me e mi lacerò la mano, una dura lotta riuscire a conquistare il portone, riuscire a mettervi la chiave per aprire e poi chiudermi dentro.
Scioccate entrambi, lei si rifugiò in un angolo con un grosso buco nel collo ed io nel mio letto, nascondendo ai mei, quando tornarono, la mano.
I miei disapprovavano questo mio lato, l'attaccamento ai cani. Mia madre per principio avrebbe urlato dicendomi mille volte disgraziata, mio padre, che amava anche lui gli animali, mi dava l'idea che non giudicasse però bene la mia indole, il coraggio si, ma non il sentimento eccessivo che vi mettevo, disapprovava il mio abbattimento, il cane si riprese dopo venti giorni. Doveva essere pesante questo giudizio che sentivo esageratamente. Andai in ospedale l'indomani beccandomi il doppio del dolore per i punti, ci fu casino, mio padre poi mi diede anche i soldi per il veterinario. Assurdo no, non c'era mai sostegno, alla fine avevo solo voluto salvare il mio cane da morte certa, cosa che fece anche lui tempo dopo rimanendo egli stesso ferito ancora peggio. La regola era fissa, tendere alla mummificazione mentre la dirigenza poteva esprimersi come voleva, bisognava nascondere ciò che animava noi mummie, che tali non eravamo avendo convissuto prima con la compresenza delle nonne.

Non ho più voglia di fare i collegamenti, rimando, ho lo stomaco a pezzi, ho ripescato una esperienza troppo forte, e rivissuto che incubo erano i miei talvolta.
Un pò mi scoccia, con tutte le cose che avrei da fare, e con tutti i drammi più grossi del mio che ci sono, ma ho appena emesso un giudizio verso me stessa. Papà non è più, ma il giudizio esiste forte dentro di me.

Ultima modifica di webetina : 21-09-2010 alle ore 09.21.06.
webetina non è connesso