Sola
come sei,
all'ultima cabina
di strade umide,
scivola la voce
sui fili tra i platani,
in sussurri netti
di passione ritrovata.
Di donna antica,
indifesa
gli occhi grandi
macchie dolci nel buio,
ricompongono il passato
senza rumore,
col l' abbandono
di gatta al sole.
Soffiarsi l' infanzia
sulle labbra, lentamente,
attimo per attimo,
con un pò di dolore
appena dipinto sugli occhi.
Raccontarsi di foglie
portate via veloci,
trascinate dalle onde,
sparite in vortici..
appendersi ai ricordi
e alla memoria delle pietre,
chiedere di noi
urlando a squarciagola
nelle vie,
spazzate appena un poco
dal vento di novembre.
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Dio mi conceda
la serenità di accettare
le cose che non posso cambiare
il coraggio di cambiare
quelle che posso cambiare
e la saggezza
di distinguere tra le une e le altre
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