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Vecchio 10-01-2012, 14.30.09   #15
griselda
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Potrebbe essere interessante che mentre per il rimpianto non v'è dubbio il risentimento, a dispetto della parola, oggi è considerato solo in senso negativo.
Si considera risentimento sempre come riprovare un sentimento di rabbia, odio o altro e mai simpatia, amore etc...
Comunque in ogni caso esotericamente (ed anche psicologicamente) è come detto inappropriato perchè artificiale, indotto a forza sulla memoria senza aver qualcosa che realmente e fisicamente lo carica, almeno in parte.

E' come ci fosse una battaglia con conseguente dispendio di risorse (armamenti, vite etc..) e poi dopo 2 anni senza più il nemico davanti si ri-combattesse la stessa battaglia, si sparasse, rimanessero uccise altre persone etc...

Riprendendo il discorso sopra, anche se allarga un pò il tema, quando c'è odio si può continuare ad alimentare dall'interno senza più l'oggetto davanti, l'amore invece, comunemente (altro discorso l'amore Vero) ha bisogno di qualcosa che alimenti la brace. L'odio cova anche senza attizzarlo, l'amore con la lontananza di solito si spegne.
In entrambi i casi è possibile spostare questi due sentimenti su altri soggetti, ma è più facile farlo con l'amore.
Ecco perchè alla fine ri-sentimento è divenuto sinonimo di odio e rancore quando in realtà è riduttiva come definizione.
Ho un programma sul desk che mi manda quando è in pausa le foto che ho in archivio...beh ne ho vista una oggi che era relativa al mio giardino di due anni fa, il mio sguardo curioso si è soffermato a guardare sono partite le considerazioni: che bello, come l'avevo fatto bene, che bei colori accostati, che bell'erba tenuta bene, che bei vasi etc.....ora non è più così perchè ho fatto altro tipo di scelte e il giardino è stato modificato e automaticamente stava per partire il rimpianto (rimpiangere è uguale ad aver nostalgia? ) e mi sono detta: eh no! Hai fatto una scelta diversa non è che puoi ora fare paragoni. E la cosa l'ho chiusa lì.
Perchè in ogni cosa che faccio lascio un pezzo del mio sentimento di ciò che ho provato nel desiderarla, crearla e averla c'era un po' di me in quel giardino, del mio tempo, del mio impegno, del mio amore....però in questo caso l'ho deciso io e quindi riesco a chiudere senza un effettivo rimpianto/nostalgia che sarebbe un controsenso poco razionale, un emotivo che viaggia di per se senza nessuna ragione d'esistere.
E la ragione si fa ricordandosi di averlo deciso perchè magari l'ha deciso una parte di me e l'altra che guardava oggi non era aggiornata. Un piccolo io che non era al corrente.


Il risentimento è riprovare quel sentimento anche senza l'oggetto che però è l'oggetto o chi ce lo riporta alla memoria che ci fa provare quel che non vogliamo più , proviamo quel sentimento e ci viene rabbia perchè non ci permettiamo più di provarlo perchè l'altro non lo vuole lo rifiuta e rifiutandolo noi pensiamo, siamo abituati, non ci rendiamo conto che anche se lui non lo vuole noi possiamo provarlo lo stesso.
Penso che sia l'IP che non ci permette di godere di questo sentimento, e che se l'altro non lo permette noi specchiandoci nell'altro smettiamo di provarlo solo perchè non ne vediamo il riflesso nei suoi occhi e forse è questo che non ce ne fa prendere e vivere perchè noi vogliamo il ritorno per crederci per credere a quel sentimento e siccome non lo otteniamo ecco che pensiamo che non possiamo avere e provare più quel sentimento che invece è solo un gioco di specchi che se eliminiamo possiamo costantemente sentire e provare.
Entriamo in giudizio e in conflitto noi stessi con quel che sentiamo e proviamo giudicando. E ritiriamo noi il sentimento facendoci del male sottraendo a noi stessi quel che ci serve per stare bene.
Ecco perchè poi proviamo risentimento è il non voler sentire quel sentimento se lo proviamo ci da fastidio perchè siamo noi a non volerlo solo perchè l'altro non lo vuole. E' una contorsione assurda.
Tu non lo vuoi ed io lo provo lo stesso anzi se non lo sai, meglio, perchè non sapresti che fartene ne nel bene ne nel male, o vorresti consumarlo.
Il risentimento per me è questo risentire quel che si prova e provare fastidio perchè si pretende che lo specchio ci mostri quel che proviamo per forza di cose per poterci credere.
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