Focalizzare si collega a quel discorso che facevamo sulla sincronicità (
http://www.ermopoli.it/portale/showthread.php?t=4077) come l'uomo vitruviano che ho postato in ogni istante noi focalizziamo un punto ben preciso che è la risultante di infinite rette.
Siccome così nel contesto di questo discorso credo che possa traviare vediamo la stessa cosa con un solo soggetto ed un solo oggetto.
vediamo l'omino soggetto e un testo (per esempio, tanto per dire che può essere anche una cosa astratta, un concetto.... qualsiasi cosa su cui puntiamo la nostra attenzione insomma) come oggetto, il punto X in centro tra i due è il punto di incontro tra soggetto ed oggetto, nell'esempio l'ho posto al centro preciso (più o meno) ma potrebbe essere anche spostato da una parte o dall'altra, dipende "dall'ingombro" delle due entità.
Ah.. ho usato due molle perchè ho trovato l'immagine da incollare comoda e rende bene il movimento a spirale, però non dovrebbero disegnare rette ad X esatta tra le due entità quanto delle linee curve a mo di onda.
Vediamo ora una posizione estrema della focalizzazione
Sono concentrato, il fuoco è posizionato il più vicino possibile a me, come potete vedere dalle linee rosse la visione (non solo ottica, anche l'apertura mentale o che altro) sull'oggetto è limitata, senz'altro molto efficace e precisa, se l'oggetto fosse per esempio la medicina potrei essere un cardiochirurgo che è capace di operare ad occhi chiusi ma sapere poco nulla dell'articolazione della caviglia (oppure essere concentrato durante un'intervento in tal modo). In sostanza punto un particolare e tutto il resto "sfoca", passa in secondo piano.
In questo caso il fuoco è fuori di me, è più vicino possibile all'oggetto, quindi avrò la visione d'insieme ma nulla in maniera partcolare, è possibile che la visione (le rette blu), non solo ottica ricordiamo, addirittura vada ad allargarsi più dell'oggetto di studio comprendendo anche cose che non c'entrano nulla....
Io mi perdo.
Questa è la soluzione ideale, sono nel punto esatto in cui il mio spazio si incontra con quello dell'oggetto, non mi perdo e posso avere visione d'insieme e del particolare.
Messa così sembra facile, in realtà trovare il punto X è più difficile che trovare il punto G (
passatemi la battuta, se no divento troppo serio). A parte gli scherzi, come una macchina fotografica non è mai (o quasi) già a fuoco appena la punto su un'oggetto (e comunque se lo è appena mi sposto sull'altro devo sicuramente rifare) e ha bisogno di spostamenti anche noi abbiamo lo stesso bisogno, quindi bisogna provare i due lati (soprattutto quello più carente, che in occidente è la concentrazione) per trovare la X.
Il discorso si potrebbe allargare sui rapporti personali e tutto ciò con cui ci incontriamo-scontriamo durante il giorno, che sia imparare una cosa, fare una cosa, il modo di muoversi, di mangiare o che altro....
etc etc