Discussione: Resistenze
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Vecchio 09-04-2010, 21.41.28   #13
webetina
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Ripassando un po’ alcuni concetti mi è chiaro meglio che così come la lampadina per dare luce ha bisogno della elettricità, quindi di energia, allo stesso modo la resistenza che il nostro corpo oppone alla fatica va sostenuta dal nutrimento, dalla respirazione(compresa quella cellulare, ciclo di ATP). Riflettevo sul fatto che il resistere a qualcosa stanca se non hai una riserva di energia o una fonte di ricarica. Resistere ad un sentimento , ad un capriccio, darà alla lungo andare uno scadere , un abbassamento della energia, dell’umore, se non si hanno altre fonti di benessere. Cosa che accade comunemente. Mi riallaccio al discorso della dieta alimentare e di quanto sia difficile perdere chili solo perché è un ideale della mente. E' un resistere al desiderio di quel cibo senza il supporto di altre fonti di gratificazione, anche se questa è la parola sbagliata, lo sento. Oppure una motivazione forte, come potrebbe essere un problema di salute. Allora in quel caso la motivazione diventa il pensiero che spinge a resistere, l'energia che sostiene.

Di sicuro non si può sostare molto in un stato di resistenza, come per la lampadina che brucia primo o poi il filo di tugsteno, anche la volontà di resistere si abbassa credo. Mi fermo


Citazione:
Da Ray: Provo a risponderti (Tina) con uno spunto: il filo incandescente di una lampadina è una resistenza.
L'energia che attraversa il metallo viene trattenuta all'interno dello stesso con trasformazione del suo stato di base. Giusto? mi è sfuggito altro?

Ultima modifica di webetina : 09-04-2010 alle ore 21.54.09.
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