Discussione: Modella in croce
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Vecchio 02-01-2008, 02.46.44   #11
Ray
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Originalmente inviato da Shanti Visualizza messaggio
ma questo nulla toglie a tutto quello che di sacro il simbolo della croce potrebbe rappresentarmi, che non riesco a immaginare sostituito da altro o eliminabile.
Sta cosa per come la vedo io è vera e non è vera.

Da una parte nessuno può in alcun modo togliere la sacralità di un simbolo in cui credo, di qualcosa che per me vale. Tipo l'anello del mio matrimonio... ma vale per me e per nessun altro. Ha un valore ma è soggettivo.
Ha un valore diverso però se la cosa è condivisa... nel caso dell'anello, anche se ognuno carica il simbolo del suo soggettivo, esiste un riconoscimento generale che fa si che quasi chiunque capirebbe (o farebbe finta di capire) la mia agitazione se dovessi perderlo.
Se però fossi l'unico ad usare questo simbolo, che è come dire se fossi l'unico a considerare sacra la cosa, mi guarderebbero strano, per non dire che mi prenderebbero per matto.

Per i simboli sacri come la croce ci sono ancora molti altri livelli di valore a confronto dell'anello. E' vero che vale per me ma è anche vero che vale per me anche e soprattutto perchè vale per molti, finchè vale per molti, perchè questi molti "caricano" di sacralità il simbolo, non fosse altro che con il loro comportamento e con il loro rispetto (poi ci sono altre conseguenze più sottili copmportate anche da questo rispetto).
La svalutazione sistematica dei simboli sacri che sta avvenendo non serve solo a privare le genti di punti di riferimento interiori (che già basterebbe) ma anche a depotenziarli effettivamente. Quel che trovo più spaventoso è proprio l'indifferenza, l'abitudine a queste cose... nonchè quanto è cambiato l'atteggiamneto mentale generale, tanto da far dire ad un rappresentante di quel simbolo che poverina ragazzina, non fa niente se deturpa e dissacra un simbolo come la croce per il solo motivo che deve rincorrere una vita agiata e fama e successo senza per questo produrre sforzi corrispondenti... la colpa è del pubblicitario e magari del sistema che produce entrambi. Che è anche vero, troppo spesso la gente si dimentica di chi manovra i fili e vede solo i burattini, è anche ora che qualcuno punti le dita verso i burattinai... ma i burattini mica non esistono, se non esistessero non ci sarebbero neanche burattinai.
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