Discussione: Immortalità
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Vecchio 16-02-2006, 23.03.45   #2
jezebelius
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Credo che il concetto di immortalità non sia oggi della stessa sostanza di cui si denotavano i caratteri, come hai giustamente riportato in linee generali, storicamente accertati.
L'immortalità oggi assume un significato diverso o quanto meno trova la sua proiezione nella vita di tutti i giorni attraverso pratiche estetiche, aggiustamenti del corpo per " allontanare " sempre di più quello che l'uomo ha cercato di combattere ad oggi con scarsi risultati: la vecchiaia.
D'un lato la ricerca per certi versi va anche assunta come positiva ( vedi i vari studi sulle cellule staminali ad esempio ) ma ovviamente mi riferisco al cattivo riflesso - in altri termini l'acccorgimento per il " solo " materiale - il quale ci fa capire quanto " l'animale uomo" sia scaduto col passare dei secoli o in conclusione come, la non considerazione per il " concetto immortale " sia stato prevaricante - ma non solo in questo caso - col fine ultimo di spostare l'attenzione all' " esterno " del corpo.
Utile quindi sarebbe il caso di analizzarne i risvolti che nell'arco dei secoli, come su accennato, ha modificato la sua reale valutazione.
Prescindendo dal discorso ( solo )religioso anche tenendo in debita considerazione cio che la tradizione ideologico religiosa contiene, vorrei fare un accenno, continuando sulla scia di Kael ma forse complementare, alla considerazione che fino a poco tempo fa -l'immortalità - era presente anche nel Cristianesimo, poi eliminata, se non erro dal Concilio di Nicea per evitare che altre " correnti " di voga in quel tempo potessero prendere il sopravvento su quella che sarebbe poi divenuta la via principale da seguire e da espandere anche con la forza.
Nessuna vena polemica certamente in quel che dico quanto il fatto non singolare che i vari " aggiustamenti " come ad esempio della storia o dell'archeologia abbiano eliminato prima e bollato poi il concetto di immortalità come il meno importante da evidenziare e presente soltanto in quelle popolazioni " poco istruite " rispetto allo standard e di quel tempo e dei giorni nostri.
Trasformata quindi in credenza " popolare " è stao ovvio il risultato strutturatosi sempre di più, almeno per quel che riguarda l'occidente, nel modo di pensare o concepire la vita.
Questo forse con la continuazione del discorso di Kael c'entra poco ma mi sembrava doveroso fare un accenno anche alla innegabile attenzione dell'uomo il quale anzicchè fare tesoro delle tradizioni e " studiarle " semplicemente le ha accantonate e nel calderone anche l'immortalità, nel suo aspetto essenziale, ha trovato un posto.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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